Car pooling in Italia?

Il Corsera ci fa sapere che entro fine anno dovrebbero esserci dei caselli riservati alle auto con tre o quattro passeggeri, e che permetteranno di pagare meno della metà (50 centesimi invece che 1.20 euro). Addirittura, «i tecnici di Autostrade stanno pensando di allestire anche un sito internet apposito: lì potrebbero essere lasciati messaggi da parte di chi cerca o offre passaggi verso Milano.»
A parte che farebbero più in fretta a creare un gruppo FacciaLibro, mi piacerebbe dare un’occhiata al documento con le linee guida esistente già da giugno 2008. Perché questi caselli “car pool” dovrebbero essere attivi nelle ore in cui i pendolari si muovono da e per Milano, e un qualunque pendolare ha sicuramente il telepass per evitare di strozzarsi tutti i santi giorni al casello. Come si fa allora a verificare che le persone a bordo siano effettivamente tante? fotografare l’interno di un’auto non è banale, ed è ancora più pericoloso per la privacy. Mettersi a fermare il flusso con un casellante che conta le persone renderebbe preferibile pagare di più ma riuscire a passare in un tempo finito. Ma sicuramente i prodi teNNici avranno già una soluzione.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-29 14:26

10 pensieri su “Car pooling in Italia?

  1. .mau.

    mi ero mangiato uno shift (aprivo le virgolette con ‘ e le chiudevo con ” – e non venitemi a dire che sono due tasti separati, uso una tastiera virtuale US-International)

  2. Larry

    Riguardo a questa storia di mettersi d’accordo via Internet, ho sentito che il comune di Modena ha attivato o attiverà a breve un servizio sperimentale che fa qualcosa di simile. In pratica tu inserisci quando/come/dove sei disponibile a trasportare o quando ti serve essere trasportato, e il sistema gestisce gli accoppiamenti mandandoti istruzioni/informazioni via e-mail o SMS. Anche in questo caso stanno pensando a qualche ulteriore incentivo, ad esempio il permesso di entrare in ZTL. A prescindere dal successo che avrà (risibile, temo) e dalla sua valenza ecologica/economica/logistica, trovo la cosa molto intrigante anche come nuovo metodo di costruzione di relazioni sociali. :)

  3. Licia

    Mi sono venute in mente le car pool lane delle freeway americane dello stato di Washington. Non si vede nessuno nella corsia sbagliata nonostante la scarsità di controlli. Le multe sono superiori ai $100 ma credo che il vero deterrente sia un altro.
    Lungo tutte le freeway ci sono cartelli con l’invito REPORT THE VIOLATOR (o qualcosa del genere) con un numero di telefono facilmente memorizzabile, che è la cosa che mi ha sempre colpita moltissimo. Il numero, infatti, è un misto di numeri e lettere, alla maniera americana; ovviamente non ricordo i numeri ma la parola sì, perché è…
    …123-555-HERO!
    Difficile da immaginare una cosa del genere in Italia, il delatore eroe??!!

  4. Giorgio Martini

    Confermo che negli Stati Uniti (nella zona di Los Angeles, in particolare) le car pool lane funzionano bene senza nessuna forma di controllo preventivo. Certo, lì si parla di una corsia dedicata su quattro o cinque.

  5. .mau.

    fanciulli e fanciulle: negli US l’idea di patrimonio comune (e anche una car pool lane è un patrimonio comune, in un certo senso) è sentita. In Italia? Dove?

  6. S.

    In Italia ci vedremo tanti venditori di sagome di cartone ripiegabili da mettere nei posti della vettura “scoperti”.
    Poi comunque secondo me sono soluzioni che lasciano il tempo che trovano. Se non c’è la volontà di risparmiare carburante, ambiente, stress non penso siano 70 centesimi a far cambiare idea alla gente.

  7. RoadSharing.com

    Segnalo uno strumento concreto già attivo da tempo per questo tipo di problematica il portale http://www.roadsharing.com/it/ che ha già migliaia di iscritti che lo usano proprio per carpooling essendo pendolari.
    Il servizio è completamente gratuito e permette con pochi passaggi di inserire il proprio percorso e poter così trovare persone con cui condividere i propri spostamenti riducendo costi
    ed inquinamento.

I commenti sono chiusi.