Classi ponte – 2

Giusto perché si sappia esattamente di cosa stavamo parlando, consiglierei di andare a leggere il testo ufficiale delle mozioni. La prima (quella Cota), a parte tutte le premesse, dice
(a) se non passi i test non entri nelle classi “normali” (giustissimo, ma deve valere anche per i bimbi italiani, allora)
(b) che le classi ponte consentono «di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana» e sono «propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti» (il che mi sembra pococcoerente, visto che allora non sarebbero classi ponte ma appunto corsi propedeutici)
(c) «a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno» (indipendentemente da quanto bene sappiano l’italiano)
(d) bisogna però «scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri;» (non si sa bene come;
(e) infine occorre che queste classi ponte favoriscano il «rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi» (cosa voglia dire “senze etnocentrismi” qualcuno me lo spieghi per favore) e il «rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente». Naturalmente il rispetto – che ci deve essere, sono d’accordo – è a senso unico.
Giusto per la cronaca, la mozione UDC (è la seconda), quindi non stiamo parlando di perikolosi komunisti, è generalmente fumosa ma prevede «il raggruppamento di alunni bisognevoli di specifici interventi di insegnamento-apprendimento;» e di «arricchire i curricula di contenuti che abbiano riferimento alle varietà culturali»
Per la cronaca, c’è anche una mozione PD che dice “facciamo funzionare il piano di insegnamento L2 dell’italiano come seconda lingua”, cosa che a me appare comunque limitante ma forse è perché non so come funzionerebbe questo piano di insegnamento, e una mozione IdV che è ancora più fumosa di quella UDC.
Per cosa è successo dopo, vi lascio al resoconto stenografico, compreso di scambio di battute finale tra Di Pietro e il presidente di turno.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-16 15:58

4 pensieri su “Classi ponte – 2

  1. paolo beneforti

    i resoconto stenografici delle sedute parlamentari sono sempre letture istruttive; quelli delle commissioni, in genere, anche di più (e, qua e là, fanno ridere per l’ignoranza/incompetenza degli oratori).

  2. Barbara

    c) secondo me contrasta in maniera plateale col diritto all’istruzione. Se un bimbo (italiano o no) cambia città a febbraio che fa? Sta fino a settembre senza scuola?
    a) sante parole (le tue di commento).
    Per quanto riguarda l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, non so come funzioni il piano L2, ma ho visto fare una cosa del genere questa primavera. Ho passato tre mesi negli Stati Uniti, e mia figlia (8 anni) ha frequentato la scuola pubblica americana (in un quartiere assai benestante).
    Metodo: mezz’ora al giorno di lezione d’inglese in gruppi piccoli, all’inizio anche brevi periodi con computer e cuffie quando in classe si discutevano cose troppo difficili.
    Risultato: in tre mesi è arrivata alla pari con gli altri.

  3. rectoscopy

    Grazie per la segnalazione, ma non hai niente da ridire su questo paragrafo?
    “la più elevata consistenza di alunni stranieri si trova nella scuola primaria e secondaria di I grado (il 7,7 frequenta la primaria, il 7,3 per cento la secondaria di I grado, il 6,7 per cento le scuole dell’infanzia). Gli istituti di istruzione secondaria di II grado, pur non raggiungendo complessivamente i valori delle presenze registrate nella scuola primaria e secondaria di I grado registrano l’8,7 per cento del totale degli studenti. Tra questi ultimi la maggior parte è concentrata nei professionali, dove rappresentano l’8,7 per cento del totale degli studenti, mentre nei tecnici raggiungono il 4,8 per cento e nei licei sono appena l’1,4 per cento”
    Mi sembra che ci sia un 8,8 per cento in più ;)
    A quando le classi ponte per gli innumerati?

  4. .mau.

    @rectoscopy: mah, credo che l’unico numero sbagliato sia il primo 8.7%, visto che una media ponderata tra 8.7, 4.8 e 1.4 non può fare 8.7. Posso immaginare il valore reale sia tra il 5 e il 6%. Ma si sa che i legaioli hanno dei problemi con i numeri!

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