stupidi giochi di parole

Mentre sono agli ultimi, tragici giorni prima della consegna della traduzione (mai provato a mettere i numeri di pagina in un indice analitico concettuale, il che significa che non è detto che il testo dell’indice corrisponda a quanto scritto all’interno?) vi lascio una coppia di simpatici titoli di paragrafi che perderanno nella versione italiana il gioco di parole. Si sta parlando di John Searle e dei suoi esperimenti filosofici mentali, con macchine di Turing il cui nastro è un rotolo di carta igienica oppure composte da lattine di birra, una delle quali ha l’etichetta “ho sete” e spunta su quando la macchina avrebbe sete. I due titoletti:
Can Toilet Paper Think?
The Terribly Thirsty Beer Can
(diventeranno banalmente “La carta igienica può pensare?” e “Una lattina di birra assai assetata”)
Magari se fosse stato all’interno del testo si poteva immaginare qualcosa tipo “riesce a pensare”/”esce la lattina”, ma nei titoletti era troppo sfacciato. Dura la vita del traduttore traditore.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-21 17:48

11 pensieri su “stupidi giochi di parole

  1. Daniele A. Gewurz

    Mi ricorda la taduzione maccheronica fatta da uno che conoscevo della scritta su alcune lattine, “All aluminum can”, come “Tutto l’alluminio può”…
    Daniele

  2. .mau.

    @Professore: questo andrà perso. D’altra parte siamo contrari alle note del traduttore di questo tipo: ne abbiamo messe sette in tutto il libro, e nessuna che dica “gioco di parole intraducibile”. Occhei, ce n’è una a “Non è che questa frase sola mente” che inizia dicendo “La frase inglese di cui questa frase italiana (non) è la traduzione era I am going two-level with you“; ma questo significa che il gioco di parole è stato tradotto :-)
    La nota migliore a mio parere è quella che abbiamo messo sul nome del celeberrimo drammaturgo britannico W.A.I. Ted Enrustle, nell’originale Y. Ted Enrustle: “Il nome completo del drammaturgo è William Archimedes Isaac Ted Enrustle, ma lui per modestia ha sempre preferito abbreviarsi in W.A.I. Ted.”.

  3. professore

    Ehm, confesso di non capire il significato della frase I am going two-level with you…
    A dirla tutta, capisco che Y Ted si pronuncia in inglese come Waited, ma in italiano waited andrebbe tradotto, no? Insomma, non ho capito nemmeno il secondo gioco di parole :-)

  4. .mau.

    @professore: quando comprerai il libro :-), nella nota troverai il significato di “I am going two-level with you”. Quanto a Y.Ted Enrustle, leggendo il capitolo 11 capirai il gioco di parole, e perché abbiamo dovuto trovare un modo per renderlo foneticamente simile in italiano. Aiutino: c’è un’altra drammaturga, Rosalyn Wadhead, che in italiano è diventata Rossella Wadhead.

  5. Terra2

    In questi casi, di solito, mi chiedo: Perché certe frasi, quando non possono essere tradotte, vengono comunque tradotte a forza?
    Fossero titoli per puntate di una telenovela destinata a nonnette ottantenni potrei capirlo, ma chiunque acquisti un volume che tratta di esercizi mentali sulle macchine di Turing dovrebbe reggere un titolo in inglese di 4/5 parole.
    T2

  6. .mau.

    @Terra2: a dire il vero, i titoli sono la cosa più complicata, nel senso che se uno sa un po’ di inglese riesce a capire il testo – che ha una ridondanza maggiore – ma non i titoletti. Prova a leggere i titoli di un giornale inglese senza guardare il testo e poi ne riparliamo :-)

  7. Daniele

    A proposito: era stata tua l’idea “Successioni: un successone”? Mi ricordo che quando ho sfogliato per la prima volta CFAC e ho letto quella frase, ho capito subito che quel libro mi sarebbe piaciuto.

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