fatto con il Cuil

Bisogna dire che la pubblicità (diretta e indiretta) su Cuil, il motore di ricerca “dei transfughi di Google”, che mi sono trovato oggi è incredibile.
Però mi chiedo come mai, se scrivo “Maurizio Codogno” tra virgolette, il signor Cuil cerca di spiegarmi che potrei affinare la ricerca specificando “Villages In Wisconsin”. Capisco al limite “Cities And Towns In Lombardy”, anche se le virgolette intorno al mio nome-e-cognome avrebbero dovuto dare all’algoritmo qualche ideuccia al riguardo, ma il fatto che Randolph, Albany e Spencer siano nomi di cittadine di uno stato USA non mi pare così importante…
Mettiamola così: la Grande G può starsene ancora tranquilla per un po’. “Cuil” si dovrà anche pronunciare come “cool”, ma le somiglianze finiscono qui.

Ultimo aggiornamento: 2008-07-28 15:10

3 pensieri su “fatto con il Cuil

  1. mestesso

    Ha ancora diversi problemi, e transitori nel tempo: la stessa query dà risultati diversi in tempi diversi.
    Alcune volte assolutamente giusti, altri clamorosamente cannati.
    Come minimo bisogna aspettare…

  2. D# AKA BlindWolf

    Aggiungo un’osservazione: Google è partita con un capitale relativamente modesto ed è diventata famosa grazie al passaparola degli utenti entusiasti del nuovo servizio lanciato da due perfetti sconosciuti, Cuil è partita con 33 milioni di dollari di capitale di ventura, con un hype pubblicitario ed il branding non ufficiale di Google alle spalle. BigG era un buon arrosto, Cuil sarà solo fumo?

I commenti sono chiusi.