Ho letto su Language Log questo interessante post sulla lotta che i francesi fanno a favore della loro lingua dalle parole tronche: non tanto per cercare di contrastare l’inglese, quanto per affossare definitivamente le altre lingue e dialetti parlati nella loro nazione. In fin dei conti, loro nella Costituzione ce l’hanno scritto bello chiaro, che “La langue de la République est le français”. Noi no, per la cronaca. Gli unici riferimenti alla lingua sono all’articolo 3 (uguaglianza rispetto alla lingua), all’articolo 6 (le minoranze linguistiche sono tutelate) e all’articolo 111 (processo con interprete, se non si parla la lingua in cui il processo si tiene). Il nostro PresConsMin potrebbe promulgare domattina un decreto legge in cui si impone che la lingua ufficiale italiana è l’inglese, e non lo si potrebbe tacciare di incostituzionalità in questo caso.
Tutto il post è comunque interessante, dalla spiegazione di come la tutela delle lingue locali da parte dell’Unione Europea è tutto un diabolico piano ordino dai tedeschi che vogliono parcellizzare le altre nazioni per ottenere la guida del Reich alla legge dell’11 germinale XI che specifica che i nomi dati ai bambini devono essere quelli presenti nei vari calendari, oppure della storia antica; legge rimasta in vigore fino al 1966. Ma le cose stanno cambiando: ad esempio, il sito ufficiale del Tour de France da quest’anno è quadrilingue. A francese, inglese e tedesco si è aggiunto lo spagnolo.
Ultimo aggiornamento: 2008-07-09 11:52