cos’è l’umorismo?

Questa notiziola è piuttosto inutile, anzi è ancora più inutile di quelle che scrivo di solito. Però è una cosa che stamattina mi ronzava in testa, e magari qualcuno può dare il suo punto di vista.
Tutto nasce dalla vignetta di oggi del fumetto Mutts. Se non conoscete Mutts, la vignetta non vi dirà assolutamente nulla, se non magari un sorrisino a vedere un gattino e un cagnolino ordinare un gelato, mentre io (ma anche Anna l’ha apprezzata tantissimo) mi sono messo a sghignazzare da solo come un cretino.
La risata è nata da due fatti. Il primo è che il “little pink sock” è un’entità ricorrente nel fumetto: un calzino rosa (appunto) che il gatto Mooch ama alla follia e con cui gioca sempre. Abbiamo quindi la “running gag”: in genere, quando si parla di pink sock, un affezionato lettore è già indotto al sorriso. Se si vuole, però, questo è un po’ barare, cercare la battuta scontata. In questo esempio, però, c’è sicuramente qualcosa di diverso: lo slittamento del significato. È vero che la gelateria raffigurata ha tanti gusti e quindi si può chiedere qualcosa di non standard, ma il passaggio del little pink sock dall’essere un calzino al diventare il gusto di un gelato è uno spiazzamento che almeno per uno come me è assolutamente umoristico: vedo insomma qualcosa dove non mi aspetterei affatto di vederlo.
Credo che il famigerato “umorismo matematico”, quello che nessuna persona non-matematica possa capire, sia fondamentalmente legato allo slittamento di significato, anche se a volte noi sorridiamo perché gli altri sghignazzano nelle barzellette “un ingegnere, un fisico e un matematico…” (esiste anche una metabarzelletta al riguardo, ma non me la ricordo bene quindi non la scrivo). Sarà limitativo, ma sempre meglio del cazzoculofigatette che in genere indica un qualche problema del (generalmente sguaiato) ridente con le parti del corpo proprie e altrui.
Se siete arrivati fino a qua, avete anche voglia di raccontare cos’è che a voi fa ridere?

Ultimo aggiornamento: 2008-07-03 10:41

10 pensieri su “cos’è l’umorismo?

  1. Licia

    A me fanno ridere i giochi di parole e i riferimenti “culturali” (“cultura” intesa come un sistema condiviso di conoscenze con cui interpretare la realtà).
    Forse ti può interessare questo post su una vignetta che fa ridere solo se si condividono certe conoscenze linguistiche, nonostante sia senza parole.
    Licia

  2. .mau.

    @Licia: come traduzione di cleavage nel caso dell’idraulico, al posto di “scollatura” si potrebbe usare “sculatura” :-)
    (bel blog, btw!)

  3. hronir

    quando la situazione comica devi capirla (perche’ il lato comico e’ sott’inteso dalla battuta, o la battuta e’ un rimando implicito alla situazione comica…)
    Del resto quello della “running gag”, in un certo senso, rientra: la battuta “richiama” tutto il filone…

  4. Licia

    direi che “sculatura” risponde perfettamente alla domanda “cosa mi fa ridere?”, infatti non ho ancora smesso ;-)

  5. Jash

    La risata è scatenata da un corto circuito mentale. Detto questo, personalmente sono di bocca buona e mi fanno ridere cose anche molto distanti tra loro; dal surreale (sarò bre…) passando per i primi Woody Allen,Mel Brooks e Stefano Benni per finire anche a cose di più basso livello come le commedie anni ’70 in Italia.

  6. vb

    A me viene da ridere quando tutto va storto.
    Comunque ho almeno un libro dei Mutts, forse due (non ricordo), ma, per dire, all’umorismo matematico dei Mutts preferisco il sarcasmo politico dei Boondocks.

  7. D# AKA BlindWolf

    Le barzellette sugli ingegneri (+matematico +eventuale fisico) le sento volentieri (è bello essere ingegnere…).
    C’è stata una battuta in stile teatro dell’assurdo di Luttazzi che mi ha fatto morire dal ridere; cerco di riproporla a memoria (su Google non si trova! Incredibile…):
    “Il padre di Barbara portò a termine la sua più grande invenzione: la saponetta Blinka. Un saponetta che non puliva. Non profumava. Non faceva schiuma. Ti faceva compagnia.”
    Un’altra un pelo più volgarotta dello stesso autore: “I poliziotti erano già lì, in quanto erano stati morsi da una rana radioattiva ed hanno acquisito dei superpoteri: viaggiano alla velocità della luce, hanno l’ESP, il PGP e l’ABS e riescono con ridicola facilità a non guardare nella carta igienica dopo essersi puliti il sedere.”

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