Oggi sui giornali: siti sociali!

Potrei parlare de La Stampa che parla di Muxtape per andare sull’amarcord “Ah, quando scopiazzavamo illegalmente la musica con le cassette audio” (la parola “illegalmente l’hanno messa loro, io l’ho solo copiata).
Però preferisco notare come Repubblica sia sempre sulla notizia e, per la penna del loro corrispondente Enrico Franceschini, abbia sparato un articolo: “Metti i tuoi romanzi sul Web – ecco la libreria dei sogni”. Dal titolo ovviamente non si può assolutamente capire di che cosa si tratti: uno direbbe magari che serve per inviare in rete i testi dei libri preferiti un po’ come ci si scambia gli mp3 musicali. Molto più semplicemente, si parla di LibraryThing, il più grande sistema di condivisione di titolidi libreria. In pratica, uno può crearsi il catalogo dei propri libri e poi interagire con gli altri utenti per vedere i commenti altrui, le persone con la biblioteca più affine e così via, oltre a potere avere tutta una serie di informazioni letterarie. Tutto bello, ma il buon Franceschini si è dimenticato di dire che librarything è gratuito solo per chi vuole inserire meno di 200 libri; un qualunque lettore forte ne ha letti molti di più. In Italia i lettori forti non saranno tantissimi, ma sono agguerriti, e più o meno casualmente si sono rivolti ad aNobii, un bel po’ più piccolo (“solo” cinque milioni e rotti di libri a oggi), con qualche problema sui libri senza ISBN, ma sicuramente più vivace. Ma i lettori di Repubblica non potranno saperlo.
Oh, intendiamoci: oggi sulla BBC c’era un articolo a proposito delle nuove funzionalità di GMail, dove veniva spiegato che “I nuovi sviluppi, disponibili solo in UK e negli USA, appaiono come una scritta rossa in cima alla pagina.” In due righe due errori, visto che gli “sviluppi” sono tranquillamente disponibili anche per noi che viviamo alla periferia dell’impero (almeno per me che ho l’inglese come lingua di interfaccia gmail) e il “red tab” serve solo ad avvisare la novità, ma sono disponibili dalla pagina dei settaggi come sempre. Insomma queste cose non capitano solo da noi.

Ultimo aggiornamento: 2008-06-07 16:14

4 pensieri su “Oggi sui giornali: siti sociali!

  1. Barbara

    A me piaceva di piu’ librarything proprio perché aveva più utenti, ma non riesco a stare dietro a nessuno dei due. Potrebbe essere che “US e UK” significhi solo “quelli che usano gmail in inglese”?
    PS Per favore, risistema un po’ l’ultimo periodo.

  2. .mau.

    @barbara: nell’ultimo periodo stavo appunto scrivendo – come afterthought – “forse US e UK significa chi ha l’interfaccia inglese”, poi devo essere stato interrotto :-)
    Avere più utenti è abbastanza inutile, se non sono utenti di cose che ti interessano, almeno IMNHO. Io ad esempio uso aNobii giusto per catalogarmi i libri e vedere le recensioni dei miei vicini, e quindi ho una lista molto corta…

  3. Barbara

    Anobii è piccolo, e quasi nessuno ha letto i libri che mi piacciono di più. Anche perché in genere le traduzioni fanno piangere, e anobii è italofono.
    PS Va bene che avvisare è transitivo, ma non esageriamo.

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