Leggo sul Corsera che a fine mese chiuderà RockFM. E leggo soprattutto questa frase: «Dati gli alti costi delle frequenze, la proprietà (di cui fa parte la Mondadori tramite Monradio) non ha trovato una soluzione per trasformare la radio locale in un network nazionale e nessun altro editore si è fatto avanti.»
Tralasciando il tentato omicidio alla lingua italiana (la frase comincia con una causale, ma la principale è del tutto svincolata: manca un pezzo tipo “occorreva un salto di qualità e di finanziamenti; ma”) mi resta un dubbio. Quanto può costare all’anno una concessione per una radio locale? O forse RockFM ha (aveva) una concessione nazionale, perché quelle locali erano terminate? Misteri. Peccato, però, perché ogni tanto mi capitava di ascoltarla, pur smadonnando perché il segnale era deboluccio e già a Rozzano non si sentiva nulla.
Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 17:29
Ma non potevano strimmarla via Web?
Ma più che la licenza, non costano di più gli impianti di trasmissione quanto a mantenimento?
Io la ascoltavo quando si sentiva anche a Torino, ed ero rimasto molto triste quando avevano perso le frequenze qui.
E strimmare via web non e’ la stessa cosa. Esistono ancora le autoradio :)