Giornata mondiale del libro

Visto che la cosa è anche arrivata sulla free press, immagino vi sia abbastanza nota. Oggi l’Unesco celebra la Giornata Mondiale del Libro. Una nota a piè di pagina nel portale dell’Unesco spiega che la data è stata scelta perché il 23 aprile 1616 sono morti Cervantes, Shakespeare e il letterato peruviano Inca Garcilaso de la Vega. Prima che iniziate a dire che quello è stato un giorno davvero sfigato, mi affretto a ricordarvi che Guglielmo Scuotilancia non è morto nello stesso giorno degli altri :-)
Di per sé è ovvio che un forte lettore come il sottoscritto apprezza l’idea di una giornata del libro, perdipiù con il bonus che questo sarebbe anche l’Anno Internazionale delle Lingue (lo è anche della patata, ma noi non ci facciamo mancare nulla). Non credo però che andrò ad Amsterdam, Capitale del libro 2008. C’è però una cosa che mi preoccupa un po’: il nome ufficiale della giornata è World Book and Copyright Day (neretto mio). Siamo proprio sicuri che sia una buona idea mettere assieme i due temi?

Ultimo aggiornamento: 2008-04-23 11:06

6 pensieri su “Giornata mondiale del libro

  1. vb

    L’aggiunta “and copyright” ti dice semplicemente chi sta pagando il conto di tutta la faccenda: le Nazioni Unite fanno quel che dice chi ci mette i soldi…

  2. ALG

    Non capisco il commento su Shakespeare non morto nello stesso giorno degli altri…
    Aspetta! C’è forse di mezzo un problema di calendari, tipo Giuliano/Gregoriano con spostamenti di data? Non riesco a controllare ora ma credo sia quello. Ma se è quello, siamo sicuri il letterato peruviano Inca… sia morto nello stesso giorno e anche li non ci siano problemi di calendario? Ok, mi ci vuole niente a guardare ma devo uscire!
    Ciao

  3. Ugo

    Immagino che il motivo sia questo, infatti il Regno Unito non adottò il calendario Gregoriano fino al 1752, mi pare.

  4. Bubbo Bubboni

    Madrid, oltre alle varie iniziative, le librerie fanno lo sconto del 10% su tutti i libri, anche senza avviare i tradizionali mercanteggiamenti.
    Forse c’è anche il 10% di copyright in meno…

  5. Luca Tassinari

    Sembra peraltro che Cervantes non sia morto il 23, ma il 22 aprile 1616. A sostegno della data prescelta resterebbe pertanto, solo soletto, il non famosissimo Garcilaso.

  6. Alessandro

    Almeno per quanto concerne l’italianissima SIAE, i due temi sono decisamente correlati.
    Anche se spudoratamente fingono di ignorare come non sia piu’ obbligatorio apporre il loro malefico bollino “a frammentazione” su ogni opera, sui libri resta, a norma di legge.
    Qualcuno ricordera’ l’epoca in cui venne avanzata la proposta di imporre il timbro a caldo sui floppy… :-)

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