Sto guardando il mio cedolino con lo stipendio di dicembre. Tecnicamente nello stipendio viene anche indicata la tredicesima, e quindi tra le trattenute c’è una voce “anticipo” che appunto consiste nel netto che mi è arrivato il 20 dicembre.
Bene (si fa per dire). Le trattenute Irpef di questo mese (tredicesima e stipendio) sono maggiori del netto della tredicesima… il tutto senza contare i quasi cinquecento euro di conguaglio Irpef di fine anno, e ovviamente già al netto dei contributi previdenziali. Basta saperlo.
Ultimo aggiornamento: 2007-12-27 10:29
Credo proprio di non aver capito il contenuto della voce “anticipo” nel tuo cedolino.
il cedolino della tredicesima è “finto”, nel senso che mi dice solo quanti soldi mi hanno dato lordi e quanti netti.
Il cedolino di dicembre riporta stipendio e tredicesima, quindi doppio lordo; ma nelle trattenute mi indica i soldi che mi hanno già dato, e quindi non mi ridanno.
ecco, attendo con ansia il mio cedolino, che in quanto a conguaglio mi sa che sara’ molto peggio del tuo ;)
Ti sta bene: anche le mutande devi perdere, così perdi anche il vizio di andare a votare. Chi scrive la striscetta del suo stipendio non l’ha voluto nemmeno vedere: ho cercato di consolarmi con la lettura di “MANI SPORCHE”, non l’avessi mai fatto. Ma com’è possibile che all’italiano si possa fare tutto? Anche quest’altro libro, dopo “La CASTA” sarà metabolizzato: niente, non è successo niente. L’italiano è più stupido del toro nell’arena.Non ci credete? Lo soooo….
http://www.ricostruire.it/Stupidita_taurina.htm Per gentile sconcessione della .mau. editore
Beh, ma adesso Prodi ha promesso sgravi fiscali alle “famiglie con molti figli e reddito nella fascia più bassa”, cioè quelle che delle due l’una: o fabbricano il pane con la forza del pensiero, o vivono di lavori in nero.
Nel frattempo le aziende e i liberi professionisti continueranno a spostare le attività o a spostarsi tout court all’estero, per sfuggire a una tassazione attorno al 60-65%, per cui in Italia ci sarà sempre meno lavoro sia per i ricchi che per i poveri… ma vuoi mettere una seria manovra fiscale di incentivazione della crescita (fondamentale ma fa poca scena) rispetto a un bell’annuncio demagogico sul tagliare le tasse ai (in buona parte finti) poveri?
@vb, ti stai confondendo con l’anno scorso. Si vede che sei sempre in giro per il mondo. Quest’anno ha promesso sgravi fiscali alle famiglie con reddito medio-alto (fino a 40000 euro. Ma so bene che l’unico che possa dare sgravi fiscali a me è Silvio).
Per la manovra fiscale di incentivazione della crescita, i modi seri sono due: detassare gli utili reinvestiti dalle imprese e abbassare le imposte indirette. Garantisco che entrambi farebbero molta scena (il primo indirettamente, nel senso che i giornali comincerebbero a intonare peana)
Beh, quella di non detassare gli utili reinvestiti è una vera idiozia: tu imprenditore arrivi a fine anno con un bell’utile, la tua scelta è tra tenerlo in azienda per reinvestirlo e pagarci su tipo il 50 per cento di tasse – per poi ripagarle prima come azienda e poi a titolo personale l’anno dopo nel caso in cui tu decida l’anno dopo di dare invece dividendi – oppure usarlo per comprarti il computer, il TV e l’arredamento nuovo per casa (previa commerciante amico che ti faccia una fattura per “pezzi” in modo da non doverla ammortare), o meglio ancora concederti un bel bonus di fine anno, su cui pagherai le tasse una volta sola (a titolo personale) invece di due o tre. Che fai?
Di fatto è un enorme incentivo a portare i soldi fuori dalle aziende il prima possibile e non reinvestirli mai più nè in investimenti nè in ricerca…
Vittorio, quindi la tua idea è che il Bravo Industriale che ha fatto tanti utili deve essere premiato tassandolo di meno? Giusto per capire.
(volevi scrivere di non detassare o di non tassare gli utili reinvestiti?)
Il bravo industriale che ha fatto tanti utili deve pagare poche tasse se reinveste gli utili in azienda, mentre deve pagarne decisamente di più se se li intasca. In questo modo incentivi gli imprenditori, quando hanno fatto utile, a provare ad allargare gli affari o a mettere in piedi un nuovo business (e quindi provare a generare crescita e posti di lavoro) invece che portarsi fuori i soldi per comprarsi il terzo SUV o la villa al mare. Tanto gli utili reinvestiti in azienda mica fuggono: restano lì, e li potrai tassare anni dopo se l’imprenditore si stancherà di reinvestirli.
Per restare in Europa, paesi come l’Estonia, la Romania, la Macedonia hanno abolito completamente le tasse sugli utili aziendali reinvestiti. Altri paesi (come l’Ungheria) hanno tasse ridotte sugli utili reinvestiti (mi pare il 16% contro l’aliquota standard attorno al 30%). Ovviamente ciò incentiva tutti gli europei intraprendenti (italiani inclusi) a creare o spostare attività in quei paesi invece che a casa loro, e poi a continuare a investirci anno dopo anno.