Pensate ai miracoli che fa il clima natalizio: Formigoni, Letizia Moratti, i leghisti e CGIL-CISL-UIL sono tutti d’accordo… perché il governo non avalli questa decisione “folle” e “inaccettabile” (lo dice Formigoni), di “un piano nel quale non si conosce il contenuto” (lo dice Epifani), perdendo uno scalo che fa il 70% dei voli internazionali (lo dice la Moratti).
Perché il pomo della discordia è Malpensa, quel bellissimo aeroporto da qualche parte ai margini della val Padana che, dopo non essere riuscito in tutti questi anni a diventare il secondo hub italiano, verrà (finalmente) ridimensionato. Che poi non si capisce nemmeno cosa cambi, visto che nell’intervista su Repubblica cartacea di ieri Mestizia Moratti, alla domanda “e se Alitalia finisse davvero in mani francesi?” risponde candida “tanto Alitalia è solo il quarto vettore per importanza a Malpensa”. L’unica cosa seria, anche se involontaria, è stata detta da StefanoGuglielmo Epifani: “C’è da chiedersi perché, se questa doveva essere scelta, si sono persi due anni buttando via soldi pubblici e impoverendo le prospettive della compagnia”. La domanda è verissima: in questi anni, l’unico anno in cui Alitalia non è stata in perdita è stato quando ha avuto non ricordo quanti miliardi di lire da KLM perché gli olandesi volevano togliersi via dall’alleanza: un po’ come la GM con Fiat, con la differenza che Marchionne poi quei soldi è riuscito a farli fruttare.
D’altra parte, Alitalia è una compagnia Rome-based: basta sentire la voce di un suo qualunque impiegato. Nulla di male, se non fosse che nessuno ha mai voluto spostarsi di sede su Malpensa – e anche qua li capisco perfettamente – e così quando dovevano andare là erano sempre in trasferta – e qui casca l’asino. Ad ogni buon conto, non credete a tutti quelli che stanno piangendo perché la clientela business del nord verrà penalizzata dall’acquisto di Alitalia da parte di Air France: non succederà assolutamente nulla, e si continuerà come adesso a prendere l’aereo per finire in un altro hub europeo e da lì partire. Quando volavo, ho sempre fatto così e sono sempre stato felice… tranne, lo ammetto, quando dovevo fare scalo al Charles De Gaulle. Ma tanto si può usare Amsterdam :-)
Ultimo aggiornamento: 2007-12-24 18:15
Non è detto che si possa usare Amsterdam: quando KLM e Air France si sono fuse, la nuova compagnia ha eliminato il Torino-Amsterdam per concentrare tutto il traffico su CDG. E’ probabile che per tutti gli aeroporti padani (a parte forse Malpensa) possa succedere la stessa cosa, o, ancora peggio, che nei più piccoli di essi rimanga soltanto più il collegamento su Roma, eliminando sia Parigi che Amsterdam.
sarà il momento giusto per iniziare a passare da Francoforte :-) (come poi sarebbe successo se le banche e Lufthansa sotto il falso nome di AirOne fossero state preferite)
Presumo Guglielmo, non Stefano Epifani. O mi sono perso qualche cosa?
Hai ragione, troppi Epifani, e fortuna che il mio omonimo e padrone di Sonny non si è ancora visto :-P
Non nominare il nome di Sonny invano.
No, decisamente non Stefano! :-)
… e due!