Mi è appena arrivata una mail da tale “giannibienti@libero.it” (nessuna occorrenza su google, ma c’è un “giannibienti@inwind.it”) con questo titolo e il testo seguente:
Buongiorno,
lUfficio Studi e Ricerche di Castorama Italia sta conducendo unindagine sul Natale.
Il questionario durerà solo pochi minuti.
La Sua preziosa collaborazione sarà per noi molto utile per migliorare i nostri servizi.
Per accedere al sondaggio e esprimere le sue opinioni clicchi sul Link sotto
riportato:
http://www.surveymonkey.com/s.aspx?sm=5ezAvry9QPToc5k58qpE9A_3d_3d
Se dovesse incontrare dei problemi di accesso al sito, per favore provi a copiare
e incollare il link nella riga dell'indirizzo del suo web browser/programma di navigazione in rete. Per favore si assicuri che sia su una sola linea e senza
spazi.
La preghiamo di compilare il sondaggio al piu' presto possibile entro qualche
giorno.
Le sue risposte saranno trattate in modo anonimo e in accordo con
la legge sulla privacy.
Cordiali saluti,
Ufficio Studi e Ricerche
CASTORAMA ITALIA
Segue la solita palla sulla privacy (palla nel senso che non ci crede nessuno) e un link per l’opt-out,
http://www.surveymonkey.com/optout.aspx?sm=5ezAvry9QPToc5k58qpE9A_3d_3d.
Ora, surveymonkey.com è sì un sito che almeno così ad occhio permette appunto di fare sondaggi e io sarò paranoico, ma non è che la cosa mi piaccia più di tanto, soprattutto perché ha una quantità di JavaScript assolutamente eccessiva, così come troppi campi hidden nel form. Aggiungiamo poi che non c’è nessun link a Castorama né si trova in rete il fantomatico “Ufficio Studi e Ricerche”: il risultato finale è che nella migliore delle ipotesi questo è uno spam senza se e senza ma, e nella peggiore un bel troiano. Guardate voi se anche sotto Natale bisogna rovinarsi così.
Ultimo aggiornamento: 2007-12-21 22:39
A me invece ultimamente ne stanno arrivando parecchi della “Polizia Postale” che dice che qualcuno ha cercato di accedere al mio conto bancoposta (che non ho) e di andare a verificare, bla bla bla…
L’indirizzo del presunto mittente è polizia@poste.it (o qualcosa del genere, ho cancellato i messaggi e vado a memoria), ma basta dare un’occhiata all’header del messaggio per vedere che la mail proviene dalla Polonia, così come il sito su cui vorrebbero farmi andare cercando di farmi credere che è quello di poste italiane…
Mi sorge però una domanda… ma non gliel’ha spiegato nessuno a questi soggetti che la Polizia Postale fa parte delle Polizia di Stato e non di Poste Italiane?
:)
@Yuri: non credo che chi crede ai phishing sappia che cosa sia l’Escopost :-)
La cosa che fa più sorridere è l’uso di un indirizzo @libero.it per un pomposo “Ufficio Studi e Ricerche”, come gli indirizzi degli idraulici(*) più evoluti riparatubi_mauro@libero.it: uno si aspetterebbe, quanto meno per fingere un minimo di credibilità, studi_e_ricerche@castorama.it… ergo: spam puro & semplice, senza se e senza ma.
(*) intesi come rappresentativi della “piccola aziendina (o DIN) artigianale”, nulla da dire contro gli idraulici eh, anzi.