Chissà se vi ricordate delle gare sui 400 metri corse quest’estate da Oscar Pistorius, il sudafricano a cui sono state amputate le gambe sotto il ginocchio e che corre con delle protesi speciali in fibra di carbonio molto più velocemente non solo di me – ci vuole poco – ma di quasi tutti i velocisti del mondo. È notizia odierna (i germanofoni possono leggere direttamente l’originale, che dà alcuni dati tecnici in più).
Io quest’estate ci avevo pensato un po’ su: è vero, come dice Alex Zanardi, che “l’energia che gli ritorna con il passo ce l’ha dovuta mettere dentro lui”; ma è anche vero che la stessa cosa vale per un ciclista, e non credo che ammettano velocipedi alle gare di atletica leggera :-) È vero che a questo punto uno potrebbe chiedersi “che succederebbe se inventassero delle scarpe speciali che, come le protesi di Pistorius, permettono di recuperare il 90% dell’energia usata per un passo e non il 60% come per un normodotato?”, il che prova che “citius, altius, fortius” non è una buona idea se non si corre nudi come ai Giochi Olimpici dell’antica Grecia; però, a parte il buonismo, credo che sia giusto così.
Ultimo aggiornamento: 2007-12-19 15:55
Per qualche ragione trovo l’idea di un uomo che corre nudo, depilato e unto piuttosto divertente. Mi sembra un’ottima idea.
Concordo con Barbara, anche perchè alle olimpiadi non concorrono solo uomini. ;-)
A parte le (facili) battute, ho letto qualche commento alla notizia, al link indicato, e non mi pare proprio che siano “tollerati i doping”: uno corre “con quello che ha” (sottinteso “di naturale”: altrimenti ci si fa installare una bella protesi a ruote e via ;-))
Forse nell’antica Grecia non era necessario specificare che “chi non ha gambe (proprie) non può correre alle olimpiadi“: oggi certe cose non costituiscono più un handicap ma un vantaggio.
Per certi versi (vita normale) è meglio così, ma nelle gare io il distinguo lo farei.
in effetti, che le scarpe con le molle siano illegali, a prescindere dal fatto che uno abbia o no i piedi, era abbastanza evidente anche ai tempi di “Paperino alle Olimpiadi”. :)