Luxuria e i matrimoni

Dopo avere aspettato che le acque si calmassero un po’, Vladimir Luxuria ci fa sapere che non ha potuto fare da testimone al matrimonio in chiesa di sua cugina. Bontà sua, Luxuria afferma: «per quanto mi riguarda, ho accettato la richiesta di mia cugina e del futuro marito senza opporre alcun problema riguardo alla scelta di sposarsi con rito cattolico.», lasciando intendere che visto che ha fatto l’elegante si aspettava che anche il vescovo di Foggia lo facesse. Oggettivamente, non vedo affatto il parallelo prospettato da Luxuria: se mio cugino volesse sposarsi con rito celtico e il druido si rifiutasse di prendermi come testimone perché sono un matematico, non potrei fare altro che abbozzare. Insomma, il tutto si direbbe la solita cazzata. Se non che…
Se non che il matrimonio religioso ha anche effetti civili, e siamo tutti d’accordo che essere transessuale non è affatto un motivo che impedisce di fare da testimone. E da questo punto di vista (che stranamente nell’articolo non è citato… si vede che la commistione tra Stato e Chiesa è ormai così entrata nel DNA degli italiani che non ci fanno nemmeno più caso, a queste cose) Luxuria ha perfettamente ragione. Quindi? Io resto dell’idea che la soluzione più pulita sarebbe quella di modificare il Concordato per abolire la validità civile automatica dei matrimoni religiosi. Ci sarebbe anche l’interessante effetto collaterale che gli annullamenti religiosi non si tramuterebbero direttamente in divorzi… oops, dite che è per quello che nessuno lo propone?
Aggiornamento: (ore 22) A quanto pare, il vescovo di Foggia avrebbe fatto marcia indietro. Mah.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-07 15:25

9 pensieri su “Luxuria e i matrimoni

  1. mestesso

    Mi hanno detto taaanto tempo fa che da un punto di vista strettamente teorico (non penso sia mai accaduto) è possibile separarsi civilmente ma non religiosamente.
    La tua proposta porterebbe a forti squilibri ed è incostituzionale, allo stato attuale.

  2. Terzarea

    Credo che sia proprio per quello. E’ vera la cosa di stato e chiesa, ciò che mi sembra assurdo è che tutto ciò avvenga in una società sempre più secolarizzata. Come se la chiesa, esclusa dalle anime, si rifaccia entrando a gamba tesa nella vita delle persone.

  3. paolo beneforti

    >Se non che il matrimonio religioso ha anche effetti civili, e siamo tutti d’accordo che essere transessuale non è affatto un motivo che impedisce di fare da testimone.
    si vabè, ma nessuno ti costringe a sposarti in chiesa. se scegli di far celebrare i 2 riti insieme e da un prete, ci sono varie altre limitazioni che devi rispettare.

  4. professore

    Davvero l’annullamento religioso ha anche effetti civili? Questa mi mancava.
    (Io, comunque, per stare sul sicuro mi sono sposato due volte lo stesso giorno, sia in comune che in chiesa :-) Non è impossibile separare i due riti)

  5. lobotomica

    però l’annullamento non diventa automaticamente divorzio, bisogna avviare una procedura attraverso la quale lo stato italiano trascrive l’annullamento del tribunale canonico (considerato tribunale di uno stato straniero).

  6. sciasbat

    Parliamo degli sposini invece di Luxuria. La chiesa è una comunità con delle sue regole, se non ti piacciono o non le condividi non vedo perché tu debba volerne farne parte. Dal che deduco che si tratta solo di un capriccio: voglio sposarmi in chiesa perché la coreografia è bella e non mi curo per nulla di ciò che questo implica, tanto che voglio portare come testimone delle mie nozze davanti al Dio dei cattolici uno che dei valori dei cattolici si prende beffe.
    Per me si tratta solo di un’ennesima storia di immaturità ed infantilismo egocentrico: se condividi certi aspetti c’è sempre il municipio.

  7. Thomas Jefferson

    Concordo, ovviamente, con sciasbat.
    Mi pare più che altro che gli sposini fossero in cerca di pubblicità gratuita, e si sa, a pensar male….. magari semplicemente volevano finanziarsi qualche spesa con qualche intervista (si sa quando ci si sposa le spese sono sempre tante). Il discorso in base al quale il matrimonio religioso ha anche valenza civile, tutto sommato, mi pare strumentale.
    Uno che chiede il matrimonio religioso sta facendo una promessa davanti a Dio e questa dovrebbe essere l’unica cosa che gli interessa, in quel momento. Se gli piace l’odore dell’incenso o il suono dell’organo allora non ha neanche necessità di un prete vero che gli rifiuta un testimone come Luxuria.
    E’ una storia, per certi aspetti, simile a quella dei funerali di Welby. Welby era cattolico? Voleva i funerali cattolici? Non mi pare. Ma tutti giù a dar contro a chi ha semplicemente agito con coerenza (e anche con rispetto per il morto, in quel caso).

  8. Barbara

    I testimoni non hanno un ruolo religioso, a differenza ad esempio di padrino e madrina nel battesimo. Nessuno mi ha chiesto se i miei testimoni erano religiosi.
    Fare i due matrimoni separati si può, ma non è banale. Sarebbe bello se, come in quasi tutto il mondo civile, matrimonio religioso e civile fossero due atti separati. E già che ci siamo, potremmo rendere ininfluente ai fini del divorzio l’annullamento da parte della Sacra Rota.

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