Stamattina, prima di andare in ufficio, avevo provato a passare dallo studio del nostro amministratore, che è praticamente sul mio percorso. Scendo dalla bici, blocco la ruota con l’antifurto, suono il campanello, non risponde nessuno anche se erano le nove e qualche minuto, slego la ruota, e sento un “tac”. Guardo, e vedo il mio cavalletto per terra. Ora, non so quanto bene si veda dalla foto, ma vi garantisco che la ghisa – o quello di cui è fatto il cavalletto – si è rotta come fosse della plastica. Il tutto con duemila chilometri di uso della bici, pesante quanto volete ma pur sempre duemila chilometri. Sono così forzuto da imporre uno stress incredibile su quel povero cavalletto (Made in Italy, vorrei fare notare)?
Ultimo aggiornamento: 2007-11-06 13:56
(la ghisa come materiale è sì molto rigido, ma non ha grandi valori di elasticità o resistenza a rottura fragile, e non la vedo molto indicata per quel componente. A intuito penso si trattasse di un acciao piuttosto tenero)
Il cavalletto non e’ ne’ in ghisa (non ne ho mai trovato uno) ne’ in acciaio tenero (questa e’ una frattura fragile, non una rottura da snervamento).
In genere quel tipo di cavalletto e’ ottenuto per fusione con qualche tipo di lega di alluminio, di qualita’ strutturale talmente infima che non e’ difficile romperli in quel modo.