Perché “qui prodest”

Visto che qua più di una persona mi ha chiesto perché ho scritto qui prodest e non cui prodest, che è la forma corretta per dire “a chi giova” in latino, spiego il tutto anche per i timidi che non hanno osato chiedere lumi.
Lo so, che in latino si dice “cui prodest”, con l’accento sulla u. Ma il mio riferimento è molto più moderno: Gene Gnocchi, quando apparve per la prima volta al grande pubblico in Emilio, aveva come tormentone “A chi giova tutto questo? Qui prodest?” (con l’accento sulla i).
Che aggiungere? che mi avete fatto sentire molto vecchio, non essendovene accorti.

Ultimo aggiornamento: 2007-10-22 15:18

10 pensieri su “Perché “qui prodest”

  1. .mau.

    Però la scritta appariva anche in sovraimpressione, se non ricordo male… e la mia erre moscia non invidia quella dei Ghiozzi.

  2. paolo beneforti

    tranquillo, sei giovane (dato che IO lo sono :D). però Emilio non l’ho mai guardato, all’epoca.
    (Magari se lo vigolettavi, un indizio in più…)

  3. ALG

    Non so di cosa stai parlando.
    “Ahi ahi ahi se faccio un figlio, ahi ahi ahi lo chiamo Emilio, sempre…”
    Ach!!! mi son tradito.
    Comunque che vuol dire che ti sei sentito vecchio? Non è vecchissimo Emilio, al massimo significa che non sei più un gagnu, ma da li ad essere vecchi…

  4. Frieda

    Io adoro Emilio e me lo ricordo tutto. Ma mi sento un’aliena quando lo cito perché non se lo ricorda nessuno.. Cioè, insomma, vedermi davanti come una grande parete bianca mi fa ancora un certo effetto :-D
    Tutto ciò per dire che se vuoi fare la cariatide ti tocca aspettare ancora un po’ (o sfoderare ricordi che non condividiamo, ecco).

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