Un quarto d’ora fa è suonato l’allarme antincendio. Non c’era nessuna esercitazione programmata, che io sappia, né si sentiva odore di fumo o cose del genere: e in effetti non è che ci siamo mossi con la fretta che la situazione avrebbe dovuto imporci. Ad esempio, ho visto gente uscire con borsa e tutto, altri prendere amabilmente l’ascensore, altri ancora uscire e accendersi tranquillamente una sigaretta o addirittura un sigaro. Ma la cosa più divertente è stato vedere la gente dare un’occhiata all’uscita di emergenza, e chiedersi se era lecito usarla :-) (Inutile dire che il vostro affezionato è subito andato a spingere il maniglione antipanico facendo partire un secondo allarme. Altrimenti, che gusto c’era?)
La cosa più strana è che dopo cinque minuti ci hanno fatto rientrare dicendo che non era successo nulla… nemmeno più gli incendi sanno fare da queste parti!
Ultimo aggiornamento: 2007-10-22 14:46
ehhehhehe mi ricorda qualcosa…
Al fuoco al fuoco anche lì? Ma qui brucia tutto, perdindirindina!
Sinceramente… l’idea delle esercitazioni “programmate” mi ha sempre saputo così tanto di fintume/italianata che l’unica volta che è scoppiato davvero un (microscopico!!!) incendio (banalmente: è andato a fuoco un cestino dei rifiuti a causa di una sigaretta spenta male: tanto fumo ma pericolo relativo) ho visto spargersi un vero e proprio panico, disorganizzazione, stupore, incredulità, manonèsuonatonemmenol’allarme, ecc. ecc. come non ne avevo mai visto nelle “esercitazioni programmate”: mi pare che l’unico “senso” di queste ultime sia il permettere all’azienda di affermare “noi le esercitazioni le abbiamo fatte” (più altre cosucce legate all’assicurazione ;-)) se davvero scoppiasse un incendio serio e qualcuno, com’è altamente probabile, andasse arrosto.