Può darsi che non ci fosse nulla da preoccuparsi per quanto riguarda il disegno di legge sul riordino dell’editoria (leggila sul sito del governo): come afferma Gabriella Bianchi, bastava iscriversi a questo benedetto Roc senza nemmeno dover pagare… anche se l’articolo 2 può tranquillamente essere applicato a un blog.
Dal punto di vista del principio, non ho problemi ad allinearmi con Luca De Biase che afferma che un blog non può essere totalmente irresponsabile – anche se in una nazione che non è mai riuscita a distinguere seriamente tra il diritto di esprimere un’opinione e la diffamazione la cosa può essere preoccupante.
Però quando leggo dal blog (!) del Ministro delle Comunicazioni stesso la seguente frase: «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri» (e che magari lo doveva anche riguardare un po’…) non riesco a non avere in testa lo sketch con Neri Marcorè/Gasparri che dice all’intervistatrice più o meno così: “ma tu l’hai letta la mia legge? l’hai letta? Sì? e allora me la racconti, che tutte le volte che provo a leggerla mi addormento?”
P.S.: Aggiungo un illuminato commento di Bubbo Bubboni :-)
Ultimo aggiornamento: 2007-10-21 18:00