A quanto pare non bastava la lite Goggi-Bongiorno: a Miss Italia (ma quanto dura?) hanno dovuto tirare fuori anche la polemica “chiappe sì, chiappe no”, a proposito delle inquadrature del fondoschiena delle partecipanti alla gara. Dapprima sembrava che andasse bene così: immagino che qualcuno avesse fatto i conti e si fosse accorto che in questo modo si aveva il doppio di inquadrature e quindi si poteva tranquillamente aumentare la durata della trasmissione con la scusa di “non fare perdere nulla”. Ma mi dicono rep.it e Corsera che Patrizia Mirigliani, la figlia di Im-Ho-Tep, ha messo il suo veto. La nobile ragione? «Il nostro grosso impegno è quello di conciliare il rispetto per l’essere umano e la necessità di mostrarne le caratteristiche fisiche». Un po’ come il lupo di Cappuccetto Rosso che affermasse di voler conciliare il rispetto per gli abitanti del bosco e la necessità di pasteggiare a carne umana. Adesso capisco che bisogna fare in modo che a qualche telespettatore in più venga voglia di sintonizzarsi su Raiuno che altrimenti bisogna ridare i soldi indietro a chi ha acquistato a caro prezzo gli spazi per gli spot, però almeno non si faccia troppo i finti moralisti. O no?
Ultimo aggiornamento: 2007-09-23 18:20
Che poi:
– innanzitutto ‘ste ragazze sono lì per farsi giudicare per quanto sono belle e (almeno in teoria) quanto sono eleganti, e quindi anche per il culo;
– secondariamente, chi ha chiesto di vedere il lato b non ha chiesto di vedere e far vedere “il culo” bensì di vederle anche da dietro in quanto esperto di moda (responsabile diella miason Gattinoni) e inserito in giuria per valutare le ragazze con l’occhio di chi fa vestiti e li fa indossare; indossare vestiti persuppone rapporti tra altezza, volume e forme; questi rapporti sussistono tanto sul lato a quanto sul lato b.
Già, avevo notato che doveva essere crisi una mattina che il GR1 annunnciava una “lite” tra conduttori insieme alle altre notizie.