butti tre e prendi uno

Taz70 pontifica (lo scrive lui :-) ) sulla proposta di Nicolais di incentivare tre pensionamenti nella pubblica amministrazione per assumere contestualmente un nuovo gggiovine. Premetto che la cosa non funzionerebbe, ma non per le ragioni che si possono immaginare a prima vista.
Innanzitutto, è chiaro che il costo di un prepensionamento di uno statale è indicativamente uguale al costo di lasciarlo in ufficio: sono sempre soldi pubblici e sono sempre gli stessi soldi. Quindi l’operazione sembrerebbe portare un aggravio di spesa pari ai soldi dell’assunzione della nuova persona. Se però, come Nicolais lascia trasparire nemmeno troppo tra le righe, i tre da far fuori si limitano a scaldare le sedie o quasi – diciamo che sono al minimo indispensabile per non potere essere licenziati, il che è davvero poco – allora la cosa cambia. Infatti c’è tutta una serie di costi impliciti, come quello del mantenimento di strutture informatiche ma anche di palazzi per ospitare molti più dipendenti di quanto servirebbero davvero – che verrebbero eliminati: se poi si assumessero i consulenti che già adesso stanno facendo il lavoro, e che dovrebbero appunto essere tagliati nel piano complessivo della proposta, si vede subito come in effetti ci potrebbe essere un risparmio.
Ciò detto, io non credo affatto a tutto questo, e sono ragionevolmente certo che Nicolais abbia semplicemente applicato il famoso sistema “spostare la polvere sotto il tappeto”: nel bilancio dello Stato gli stipendi della funzione pubblica sono sotto il nome suo, le pensioni no :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-09-16 16:30

4 pensieri su “butti tre e prendi uno

  1. Taz70

    Ahinoi…
    Concordo come ci sia una pessima tendenza nei nostri bilanci a far sparire un sacco di polvere sotto il tappeto.
    Mi fa paura invece che di una proposta simile la si proponga fieramente in pubblico. Capirei se fosse stata concepita nel silenzio di una “stanza dei bottoni”, ma tirarla fuori cosi’, come se fosse l’uovo di colombo.

  2. .mau.

    Se ti limiti a guardare il titolo, ti sembra che Nicolais in un colpo solo riduca il numero di dipendenti nella PA, assuma dei “giovani”, e migliori la produttività. Non ti sembra un bel risultato? :-)

  3. mestesso

    Sì, le pensioni sono fuori dal perimetro del bilancio della funzione pubblica, quindi un buon sistema per “portarsi avanti” sulla sostenibilità del bilancio pubblico, almeno formalmente.
    Ho letto però una statistica interessante: se si normalizza il numero di dipendenti pubblici sulla popolazione totale, si vede che l’Italia non è messa poi così male. Vale a dire, rispetto ad altri paesi non ci sono troppi dipendenti pubblici. Non siamo affatto i primi della classifica.
    Se si fa il conto per regione invece, salta fuori la classifica al contrario: chi sta peggio ne ha di più. Il meridione vanta percentuali che nemmeno la russia bolscevica aveva, mentre in lombardia mancano o risultano scoperti molti posti.
    Perché una norma dello stato dice “io dopo X anni ti dò il posto dove tu eri residente”. Dato che in meridione o fai il delinquente o lavori per lo stato (od ambo) è fatale che tu venga trasferito, e non fai assolutamente nulla.
    Questo è il vero male da sradicare, che nessuno, e Nicolais tanto meno, vuole mettere mano. E vedrai che Nicolais NON farà il 3×1. Lo affosseranno molto prima ;).

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