A quanto pare, sembra che nel futuro Partito Democratico si sia finalmente trovato l’accordo su qualcosa: che cinque euro per andare a votare alle primarie sono troppi, e bisogna abbassare la quota a un solo euro, esattamente come quando si è incoronato Prodi. Come sapete, io penso sempre male, e sono convinto che qualcuno si sia accorto che si rischia un macello, nel senso che l’affluenza sarà risibile rispetto ai quattro milioni di due anni fa.
Per quanto mi riguarda, tanto non andrò comunque a votare. Su Vuoto Weltroni, anche se nel 1994 la pensavo diversamente, non punterei nulla. Paradossamente dicono cose più di sinistra Rosy Bindi ed Enrico Letta, che tra l’altro è stato l’unico almeno qui a Milano a fare delle pre-primarie. Perché poi c’è il secondo punto: le liste sono bloccate, come è ormai la moda in questa nazione. Tu non puoi scegliere una persona: c’è qualcuno che ti dice ne sa più di te e ti “aiuta”, togliendoti la fatica di dovere fare una decisione. Maramotti lo spiega meglio di me :-)
La berlusconizzazione dell’Italia è ormai un fatto compiuto.
Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06
Mi sfugge del tutto perche’ dovrei pagare per votare :) Credevo fosse un diritto o, in casi come questi, il chiedere alla base cosa ne pensi
Quello del pagare per votare (in una votazione esplicitamente di parte come questa del PD, claro) non la trovo una cosa così stupida. Mi starò milanesizzando (ueh, figa, io pago e pretendo!) ma cacciare l’euro è comunque un modo per dire che non faccio la cosa perché non ho nulla da fare ma ci ho pensato su almeno un po’.
inoltre fare le primarie (cioè, al momento, un’iniziativa privata e senza alcun valore legale) costa dei soldi. ok, ci sono i finanziamenti pubblici ai partiti, però, insomma, come dire :”noi facciamo questa cosa in più per darvi una parvenza di scelta, almeno l’obolo…!”
la lista bloccata (quella collegata al candidato segretario o quella dei candidati segretari?) è abbastanza oscena, in effetti; però un’alternativa efficace non mi pare facile.
per la lista dei candidati segretari, ci sono stati di criteri, legittimamente arbitrari (chi fonda un partito le regole se le sceglie, no?); per i nomi collegati ai vari segretariabili, ne ho sentiti parecchi, specie a livello locale, ma liste vere e proprie non mi pare. suppongo ci dovrà essere un congresso, no?
e comunque ricordiamo che, come per le primarie del 2005, in realtà si tratta di una richiesta di consenso/partecipazione sul PD(*) in generale, dato che il segretario è già scelto.
(*)curiosità: in certe chat PD è l’abbreviazione di una nota bestemmia. :D
per “lista bloccata” intendo quella dei candidati all’Assemblea Costituente del PD. Insomma, non si vota solo per eleggere democraticammmente il segretario, ma anche chi dovrebbe fondare il partito vero e proprio.
Non mi sono informato attentamente, ma mi pare di aver letto o almeno capito che la votazione non e’ aperta a chiunque, ma riservata a chi si tessera nel nuovo partito e che i 5 euro sia proprio il costo del tesseramento.
Ho capito male?
Veltroni in persona mi smentisce nell’articolo da te citato:
«La quota dei 5 euro – sostiene Veltroni – potrebbe tra l`altro dare la falsa impressione che con il voto si venga automaticamente iscritti al Partito Democratico mentre, come è noto, non è affatto così: chi andrà a votare aderirà al processo di costruzione del nuovo soggetto politico».
Scusate, come avevo detto non mi ero informato bene.
Mumble continua a sfuggirmi un po’ la cosa. Mi viene in mente che la stessa cosa si potrebbe ottenere facendo registrare la gente col voto, stile USA, o in altri modi :)