Un altro dei miei acquisti compulsivi della scorsa settimana è stata una luce da bicicletta a energia solare. Quell’acquisto è stato molto compulsivo, soprattutto considerando che ieri mi sono accorto che un annetto fa me ne ero comprata un’altra che è ancora nella sua custodia… lasciamo stare.
La cosa che mi ha colpito è che nella confezione c’erano due pile ricaricabili, e fin qua nulla di strano: però le pile sono alcaline. Ora, una decina di anni fa avevo comprato (strapagandole…) delle ricaricabili alcaline, che in teoria avrebbero avuto un vantaggio competitivo sulle normali ricaricabili: la loro tensione è di un volt e mezzo, invece degli 1.2 volt delle Ni-MH che si trovano in giro. Peccato che quelle pile siano durate una carica; alla prima ricarica loro sembravano aver recuperato la differenza di potenziale, ma si scaricavano immediatamente e quindi erano inutilizzabili.
È vero che sono appunto passati dieci anni e la tecnologia sarà migliorata, ed è anche vero che il consumo di un led è molto basso e quindi magari non ci sono problemi per l’assorbimento di energia. Ma mi devo fidare? Per il momento, sto cambiando la lampadina della dinamo :-)
Ultimo aggiornamento: 2007-09-04 14:49
Anch’io avevo comprato alla Lidl un faro da bici con ricarica fotovoltaica, e le due stilo incluse erano ricaricabili alcaline. Sono andate per un po’ abbastanza bene, ma presto hanno cominciato ad ossidarsi, tanto che a volte non si chiudeva neppure il circuito, e dovevo pulire l’anodo perché toccasse bene col contatto.
Dopo poco mi sono rotto e me ne sono comprato due NiMH, che vanno tranquillamente anche se mancano all’appello 0,6V.
Lu spitente te campa, ca lu pane quantu pare ca te bbinchia!
Traduco (non alla lettera, naturalmente):l’arcano è riposto nell’equazione di Maxwell “divB=0”
Il problema di fondo è che teoricamente tutte le pile sono ricaricabili, ovvero possono invertire la reazione chimica che viene utilizzata per produrre energia. Poi però col tempo si riducono il numero di ossidrili OH che stanno nella pila, per cui non prende più la carica.
Le alcaline la perdono più rapidamente e tendono a formare internamente gas H2 dentro alla pila, per cui si degradano più velocemente e, se ermetiche, tendono ad esplodere. Per questo non si consigliano come ricaricabili. Se però hanno certi margini di sicurezza nella costruzione, possono essere ricaricate benissimo.
Quella che prese solo una ricarica magari era semplicemente usata…
Sono proprio (futuri) ingegneri
Mi hanno fregato il faretto fotovoltaico davanti al Poli. Ma non il pezzo per attaccarlo al manubrio.