Beh, qua probabilmente ci vorrebbe Mitì, ma magari c’è qualcun altro che saprà darmi una mano…
Mentre ero a Marettimo, ho scoperto con orrore che la maggior parte delle persone nel gruppetto con cui ero andato in vacanza non aveva mai sentito parlare di “Zinco-Piombo”: solo Paolo non mi ha fatto sentire un alieno sperduto. Di che si tratta? Era uno stupido giochino che si poteva fare con un gruppo di ragazzini. Uno faceva il direttore d’orchestra, mentre gli altri man mano entravano continuando a pronunciare come in un mantra alcune frasi più o meno sensate. “Zinco, piombo” era la prima e quella che ricordo sicuramente: le altre credo variassero volta per volta. Esempi potevano essere “tochi, tochini, tocheti de pan” e “ti tiro li peli ad uno per uno” o ancora “tu rumpu u culu”, quest’ultimo rigorosamente con sole u. Il direttore d’orchestra faceva salire e scendere il volume delle varie frasi, il tutto in modo da ottenere alla fine quello che doveva diventare il rumore dello sferragliare di un treno… il tutto coronato effettivamente da un “Minchia papàààà!!!” in stile fischio del treno. Ve l’ho detto, non è che fosse una cosa così intellettuale, ma quando hai dieci anni ti diverti (divertivi?) con poco.
YouTube ha un paio di video “Zinco-piombo”, ma la qualità audio è così scarsa che non riesco a capire se corrispondono effettivamente a quanto ricordo io. Non è che tra i miei affezionati lettori ce n’è qualcuno che si ricordi del giochino e possa dare qualche informazione in più sulla sua diffusione spazio-temporale?
Ultimo aggiornamento: 2007-08-28 17:31
Lo facevo negli scout! :) Pero’ lo chiamavano “E’ morto compare Turiddu” e tra le frasi c’erano quelle che citi piu’ “ti piscio in bocca” :)
Gli strumenti imitati, che mi ricordi, erano la caccavella, la tromba, lo scacciapensieri
da noi una delle voci diceva “Ti tiro i peli del cvlo”
Le frasi (e il nome “ufficiale” del gioco) cambiavano sempre a seconda dell’epoca, dell’ambiente e del paese/regione dove il gioco veniva fatto. Devo averne imballato in qualche cassa un elenco…Appena riesco ne parlerò. :-*
Cacchio, si vede proprio che quando eri bambino tu non esisteva ancora l’elettronica di consumo!
Liguria, primi anni ’80.
La versione promossa dalla mia maestra durante le gite scolastiche era più edulcorata (era pur sempre una suora!) e prevedeva i versi: “Zinco piombo”, “Ferro metallo”, “Tocheti de pan” e “Tochi tochini tocheti de pan”. Al culmine partiva l’Eurovisione.