Tanto lo stanno scrivendo tutti, è inutile che aggiunga chissà che cosa. Faccio solo notare come il CD uscì esattamente vent’anni fa, e fu la molla che mi spinse, giovane lavoratore finalmente con un reddito proprio, ad acquistare il mio primo lettore (con la discografia ufficiale completa come dischi da 2 a 15, anche se ammetto che il primo disco fu The Dark Side of the Moon).
Non penso che musicalmente parlando sia la loro migliore opera: A Hard Day’s Night, Revolver e Abbey Road, ciascuno in modo diverso, meritano di più. Ma non è quello il punto: non stiamo parlando di un disco, ma di un evento, quando il concetto di evento non esisteva ancora. Lancio contemporaneo in tutto il mondo, copertina con i gadget, testi riprodotti per la gioia del fan, nessuno stacco tra le varie canzoni. Un delirio di onnipotenza che resistette per qualche mese, fino alla morte di Brian Epstein e al fiasco (relativo) del film TV Magical Mystery Tour. Ma quel primo giugno 1967 il mondo si fermò per un attimo, e sempre per un attimo fu più felice. E non è poco.
P.S.: se volete sapere cosa dicono gli altri, andate da
– Frit1
– Sasaki
Ultimo aggiornamento: 2007-06-01 16:00
Ah, un po’ come quando uscì “Liberi liberi” di Vasco!
(ti prendo in giro)