Dopo avere attentamente valutato tutti gli impegni, Anna e io avevamo alla fine scoperto che un buchetto di tempo per far cambiare i codici dell’antifurto della 147, causa smarrimento chiavi, c’era. Bastava che io oggi fossi tornato a casa per pranzo, mi fossi preso la macchina e fossi andato in concessionaria. Detto fatto, alle 14 ero in Autovar. Riuscito finalmente a recuperare (e pagare…) la chiave, mi dicono che il cambio di codice me lo potevano fare al volo. Solo che dopo cinque minuti mi chiedono “ma dov’è la tesserina con il codice?” La mia risposta è stata “quale tesserina?”; ho cercato nel libretto e nel cassettino senza risultato. Ho poi telefonato ad Anna chiedendole se aveva qualche idea: non le veniva nemmeno in mente l’esistenza di una simile tesserina (bluette). Dopo una lunga telefonata, me ne sono uscito sconsolato, avendo saputo che avrei dovuto ordinare – e pagare – il codice, come d’uopo in un mondo digitale come il nostro; però penso sia meglio aspettare domani, e provare a cercarla io. Esco, faccio cinquecento metri, squilla il telefono. Anna mi dice di avere trovato il tesserino, che però era grigio e non bluette. Dietrofront (che in via Palmanova non è banalissimo) e nuova attesa… ma tanto avevo dimenticato la mia borsa in concessionaria. Fortuna che stavolta ho la scusa del caldo! Il buffo è che mi era arrivato un ricordo di una striscetta di plastica blu con un codice sopra: peccato che così ad occhio fosse della vecchissima Tipo. Si stava parlando di demenza senile anticipata?
Ultimo aggiornamento: 2007-05-24 16:33