Marco d’Itri mi ha fatto notare un effetto del decreto Gentiloni antipedofilia, che impone ai provider di oscurare i siti pedofili. Intento sicuramente mosso dalle migliori intenzioni, ci mancherebbe altro. Poi però capita che venga bloccato un sito come www.escortforum.com, che a quanto pare (perché tra l’altro, nell’infinita saggezza dei nostri governanti, la versione per l’Italia www.escortforum.it è ancora tranquillamente raggiungibile) presenta sì signorine molto disinibite che – dietro pagamento del giusto guiderdone più equa commissione – sono a disposizione del ricco maschietto in cerca di qualcuno che per una sera comprenda i loro problemi; ma le signorine in questione si direbbero assolutamente maggiorenni.
Tra l’altro, a quanto pare, la lista dei siti pedofili, a differenza di quella dei cattivoni che non pagano il pizz… ehm, la tassa relativa, all’AAMS, è segreta, e quindi non si riesce nemmeno ad avere notizie ufficiali su questa censura. Ho come il sospetto che qualcuno stia partendo dal principio che tanto nessuno dei mass media importanti avrà il coraggio di sembrare un “amico del pedofilo” segnalando la cosa: il che significa che dovrete accontentarvi di quel criptovolterriano del sottoscritto, e di chi farà passaparola.
Ultimo aggiornamento: 2007-05-22 14:11
Ora capisco perlomeno la ragione per la quale tutti i miei interventi mirati a conoscere la corretta fasatura del 1.1 litri della Escort del ’70 sono rimasti senza risposta: la censura di Gentiloni!
Proprio ora che avevo comprato escorteens.com per venderlo sui mercato dei nomi rari. :D
Quid est :)
(meglio: sit)
Il latino non è mai stato il mio forte, però almeno ero riuscito a mettere il dittongo ae :-)
(“sit” non andava bene per mantenere la citazione evangelica)