Dilbert e la posta elettronica

Questa settimana Scott Adams ha deciso di fare la sua campagna contro i malvezzi (mannaggia, “misuso” non è una parola italiana!) legati all’uso della posta elettronica. Ovviamente lo fa con le strisce di Dilbert: qui (avete un mese per vederla, prima che la blocchino…) c’è la prima puntata della serie, che presumibilmente dovrebbe andare avanti per la tua settimana.
Mentre sono generalmente d’accordo che avere un po’ di contesto quando arriva una risposta è utile (anche se non indispensabile… basta che uno si tenga la vecchia posta, cosa che io faccio regolarmente, e il contesto lo si recupera).
Peccato che – anche per colpa di programmi come Microsoft Outlook – ormai si stia verificando l’effetto opposto. Quando uno risponde a un messaggio, gli viene messo in coda il testo originale; visto che toglierlo è fatica, viene inviato. Cosa succede se il destinatario risponde a sua volta? Avete indovinato? avremo due messaggi in coda, e via discorrendo. Mi è capitato che mi abbiano inoltrato dei messaggi di lavoro con una decina di questi passaggi, naturalmente in formato stack e che quindi debbono essere letti dal fondo in su perché abbiano un minimo di senso.
Quando io ero giovane, e la banda era poca, la soluzione era semplice: si tagliava la parte di testo che non interessava più, lasciando il minimo contesto necessario, e si rispondeva sotto il testo originale. In questo modo era comunque facilitato il ricordo di quello di cui si stava parlando, senza però sprecare spazio; peccato che un’operazione del genere richiede uno sfoggio di intelligenza per capire cosa tagliare e cosa no, e quindi ormai è un sistema automaticamente out. Peccato.

Ultimo aggiornamento: 2007-05-08 10:13

19 pensieri su “Dilbert e la posta elettronica

  1. Anonymous

    Io alle volte ancora adesso cerco di farlo, specialmente quando tiro le somme di un discorso. Il problema e’ che spesso i destinatari si fermano alla prima riga e mi rispondono con un “tutto qui?”. A quel punto devo speigargli che ho risposto “riga per riga”, e perdo tutto l’effetto del quote customizzato. :-D

  2. Sky

    Ehhh si… son lontani i tempi in cui si faceva il cu£0 a quelli che inserivano “più del 30% di quote (e meno del 10%)” nei messaggi (BBS… I’m sure you remember ;-)).
    Per vecchia abitudine, ed una certa “fede” nel tentativo di non devastare a mia volta la rete (e gli HD dei riceventi), continuo tutt’oggi a rispondere e quotare così… ma mi sento sempre più un residuo del passato… un dinosauro in un’epoca in cui ti mettono in attach 10MB di roba come niente… mannaggia alle flat! :-DDD
    Comunque è vero: per imparare a quotare bisogna proprio esserci cresciuti mi sa… e con i moderatori cattivi cattivi.
    (io lo ero un pò meno ;-))

  3. Iron

    Ai tempi delle BBS ci sono nato, ma quoto bene lo stesso :) E tento di far quotar bene pure qualche conoscente…

  4. Sky

    Hehehe… ricordo che il mio Quote’o’meter era piuttosto famigerato in un paio di aree di Multinet: forniva ai malcapitati le “statistiche di quoting” dei singoli messaggi e stavo studiando un’implementazione batch per archivi QWK quando… è scoppiato il marone del “giro di vite” sui BBS. Devo avere ancora il source, in qualche angolo polveroso di un vecchio HD.
    Poi Internet è “esplosa” (VideoOnLine) e non ne ho fatto più nulla: lo spam ha iniziato a scorrere potente nella rete.
    (in effetti, non essendoci più controllori… nessuno si controllava più).
    Sarebbe bene, sì, una bella campagna “moralizzatrice” sui _costi_ dello spam in rete (e l’overquoting è comunque spam, IMHO).
    Si dice “non abbiamo più banda” ma mica si pensa a quanta se ne alloca per portare in giro “fuffa”. :/

  5. MG55

    Io sono cresciuto a Fidonet e quello stile lo mantengo tuttora, anche se non ho mai avuto da dire con chi ti piazza il messaggio in coda.

  6. professore

    Questo è un covo di fidonettiani… :-) Nei newsgroup il quoting corretto è ancora richiesto, ma la gente sta pian piano smettendo di usarli: ora c’è la moda dei forum.

  7. l'esorciccio

    anche io ho vissuto fidonet e il periodo di transizione, su internet, durante il quale mi sono incazzato con chi non aveva quel background e non sapeva mandare messaggi quotati decentemente.
    e un bel giorno, you know what? ho capito che non era più il caso.
    una volta ti collegavi col modem ed era giusto fare attenzione, perchè più dati si trasferivano più si spendeva in telefonate. una volta ti collegavi ogni 2 giorni o più perchè era quello che faceva il tuo hub col suo hub (ecc), e quindi potevi stare tranquillo di avere un tot di tempo per gestire la posta.
    ma oggi ‘sti cavoli.
    anche senza contare lo spam, ogni giorno vengono inviate miliardi di email. ognuno di noi ha sempre più messaggi da leggere/scrivere e sempre meno tempo da dedicargli. e a casa e in ufficio le linee flat non sono più una novità da anni.
    quotare in fidonet-style non è più, semplicemente, possibile né necessario.
    ps: ok si, il digital-divide, i paesini senza adsl, i fighetti che usano solo il telefonino ecc ecc: NON fanno testo.

  8. Piotr

    PS dell’Esoriciccio:
    I paesini senza ADSL sono già incazzati per conto loro, se gli dici pure che non fanno testo si incazzano ancora di più.
    (Sì, certo, abito proprio in uno di quelli, dove i 56Kbps sono solo nominali, e si viaggia sui 42)

  9. .mau.

    Esorciccio: che non sia necessario (a parte che per Piotr, ma lui non fa testo…) quotare in maniera intelligente può anche essere vero. Resta il fatto che se uno pensa di risparmiare tempo lasciando il testo vecchio al completo “in modo che l’altro cerchi quello che gli serve” ha iniziato la china che lo porterà a ordinare un Monaco Elettrico.

  10. Sky

    @l’esorciccio: in un certo senso sono anche d’accordo con te… è inutile andare a caccia con arco e frecce quando hai a disposizione il cannone.
    Però, quanto meno per quel che mi riguarda, sono convinto sia una questione di “forma mentis”: non continuo ad usare il plain old quoting system perchè mi piace il retrocomputing: è un “modo di gestire la posta” che incontra maggiormente la mia mentalità, meno “frenetica” dell’attuale (io controllo la posta 1 o 2 volte a settimana)… che poi, diciamocelo, ora c’è tutta ‘sta frenesia per dire, al massimo (e quandova di lusso) “Maria butta la pasta” eh (sia mail che cellulari, che SMS, che MMS e pu##ana#e varie ;-)): avessi visto uno usare BENE gli strumenti fantascientifici che abbiamo.
    A questo aggiungiamo che l’intera rete (cavi, router e server) sta usando c.ca il 60-70% della propria capacità per trasportare “quote”, AKA roba inutile E DANNOSA.
    Ora… se io, sul mio HD, avessi il 60% dello spazio destinato alla spazzatura… beh… mi preoccuperei un pochetto eh.
    (facile esempio: alloco 40 GB di spazio “utile” e 60 GB di swap… non lo fa nessuno, no?.. ah no, dimenticavo: oggi la gente non ottimizza più: compra un HD più grande… *sigh*)
    Poi ci lamentiamo quando Telecom (scusa Mau X-DDDD) ci millanta “20 Mega” (che non li tira fuori nemmeno con il microscopio a scansione) e ci butta dentro 10mila utenti, riducendo di fatto la banda ad una “fettina”… e si “scarica” a bassa velocità (che anche lì: io vorrei veder USARE almeno il 5% di quello che si “scarica”… ma no: l’importante è poter dire agli amici “io scarico” o, ancora meglio “io scarico a tot mega, faccio correre il mulo”… vabbè… italiani siamo eh).
    Scusate il piccolo sfogo ma, essendo nato come tecnico in un’epoca in cui le risorse te le dovevi sudare (si lavorava sui bit dei nibble), quando vedo che da una parte si spreca e dall’altra ci si lamenta… rimango un pò stranito (ed anche lievemente incaxxato :-D).
    Abbiamo banda per lavorare benissimo e che facciamo?.. la riempiamo di spam. Così una connessione ad 1 Mbps lavora come il buon vecchio 9600… evabbè.

  11. .mau.

    Sky, non guardare me. La mia connessione ADSL (che non è telecom, e costa più di Alice 20M) è da 1.4mega, e tutte le volte che l’ho provata mi trasportava 1.4mega. TASTAAFL.

  12. Sky

    Ah beh… se è per questo io uso una 2Mbps MC-Link (office ad IP fisso) con BMG a 300Kbps e “100 utenti massimi per canale”, cosa che “si sente” quando devi scaricare pacchetti un pò grossi: NON sono “uno che scarica”, magari tiro giù i 64MB dell’aggiornamento del client SecondLife e mi piace molto vedere che viaggio tra i 220 ed i 260MB/s (ed in intranet MC-link anche parecchio di più)… e scusa la pubblicità esplicita (peraltro dovuta a chi lavora bene).
    Il riferimento a te, Mau, era solo perchè in Telecom ci lavori: dovendone parlar male mi pareva doveroso segnalarti che era con il marketing della ditta che ce l’avevo e non volevo fare di tutta l’erba un fascio. ;-)
    P.S.
    anch’io pago ben di più di Alice wanna-be-20 mega… che vuoi farci: la qualità si paga. Tre down “importanti” (1 giorno) in quattro anni, sostituzione del router a costo zero (e con macchine US Robotics e Zyxel, non con Trust) ed helpdesk “che capisce” quando ci parli (incredibbole vero? ;-))
    Ah già… in genere uso MOLTO più dei 3 eu/giorno che pago. ;-))))))))

  13. ex-xxcz

    In ambito aziendale purtroppo le catenone di e-mail sono la consuetudine; purtroppo la stessa cosa avviene abitualmente anche con i messaggi dei forum. Io non faccio testo (vedi sopra) perché navigo col cellulare, ma mi arrabbio comunque quando scarico tonnellate di contenuti sottostanti ad un’e-mail di una riga.

  14. professore

    (Non ci sono solo i paesini, come quello di Piotr, che subiscono il digital-divide, ci sono anche quelli come me in città, ma sotto multiplexer, grrrrrrr)

  15. l'esorciccio

    @piotr: il fatto è che tu sei, tuo malgrado, fermo ai tempi del modem, e ti comporti di conseguenza. chi non lo è, però, veicola qualche miliardo di email più di te, e stabilisce gli usi e i costumi. per questo dico che non fai testo, non per prenderti in giro.
    @mau: voglio assolutamente un monaco elettrico, ho un angolo del soggiorno in cui farebbe un figurone :)

  16. Piotr

    Esorciccio:
    Sarò un candido, ma ero già perfettamente conscio che non stavi prendendo in giro nè me nè i paesini come il mio.
    Piuttosto, trovo che sia un altro aspetto devastante dell’ormai consumata mutazione da “utente” a “cliente” il fatto che quelli nelle mie condizioni (non più utenti a pari dignità di tutti gli altri, ma solo “clienti (pochi, paragonabili ad un condominio metropolitano, e quindi tali da non valere la pena)” si ritrovino in genere a pagare molto di più per avere molto di meno (con quel che spendo di telefono, credo di riuscire a pagarmi anche pù di una bella ADSL flat).

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