Carabinieri

Ieri siamo andati a Usseglio a trovare la mia mamma (tempo così così, per i curiosi). Sulla provinciale che si inerpica sulla valle di Viù, subito dopo il bivio per il colle del Lys, una delle rare macchine che scendevano mi sfareggia. E infatti, cinquecento metri dopo, c’era un’auto dei carabinieri che mi fa segno di accostare. Consegno loro patente e carta di circolazione… e poi chiedono ad Anna un documento. Il tutto ovviamente senza dare alcuna motivazione per la cosa. Siamo rimasti così per qualche minuto, con un carabiniere che controllava la nostra 147 come se avessimo appena preso sotto un paio di persone, Anna un po’ nervosa che mi ha chiesto se stavo andando troppo forte o se non avevo le luci accese o quant’altro e io che dopo averle detto “no, eravamo perfettamente in regola” ho tirato fuori il cellulare e spedito un paio di sms, visto che tanto non avevo null’altro da fare. Alla fine ci hanno ridato i documenti e ce ne siamo andati.
Ora, io non ho nessun problema a che mi fermino e mi chiedano i documenti, in quanto guidatore. Comincio ad avere dei problemi se li chiedono a me in quanto passeggero, considerando che a quanto ne so non viviamo in uno stato di polizia. Ma posso immaginare che ci fossero delle ragioni per farlo. Però cosa costava a quei carabinieri dire “scusi, siamo qua per fare dei controlli perché ci hanno fatto una segnalazione, dovremmo verificare anche la signora”? Come giustamente diceva poi Anna, spiegare con tranquillità quello che stanno facendo sarebbe per la Benemerita una pubblicità ben maggiore di quella che si stanno facendo con tutti i serial TV!

Ultimo aggiornamento: 2007-05-01 14:06

5 pensieri su “Carabinieri

  1. mattions

    Si, infatti..
    Io non li capisco questi modi da Gestapo.
    Tra l’altro per dei controlli di routine.
    Si chiede soltanto un altro modo + civile.
    Loro devono fare il loro lavoro, ma io sono un onesto cittadino e basta. Niente di così allucinante!

  2. Stefano "Free.9" Scardovi

    A mio suocero qualche anno fa è capitato che gli puntassero pure il mitra contro prima di realizzare che avevano completamente sbagliato persona.
    Evidentemente erano alla ricerca di clandestini o altri fuorilegge.

  3. mestesso

    Mau, è loro preciso diritto chiedere l’identificazione di una persona, a piedi o in macchina non importa.
    Inoltre, non devono dirti perché lo fanno. Ti immagini l’effetto che certe notizie potrebbero fare, se ad esempio si sapesse che c’è un ricercato in giro? Farebbero bene il loro lavoro? No (e se li becca il capo si fanno 2 giorni di consegna se va bene).
    Loro non hanno alcuna idea di chi tu sia: sei qualcuno da controllare. Lo sai tu, ma loro no.
    Un conto è l’utilizzo arbitrario della forza, che in questo caso non c’è stato. Un’altro fare quello che bisogna fare.

  4. .mau.

    Ma io non ho mica scritto che avrebbero dovuto dire “c’è un ricercato in giro”! (a parte che se ci fosse stato davvero, magari avrebbero fatto un vero posto di blocco e comunque avrebbero avuto la mitraglietta in mano)
    Il punto di base è che c’è modo e modo di fare il proprio dovere: e io ritengo che non l’abbiano fatto in maniera ottimale.

  5. Sky

    Sì guarda… qualche anno fa m’è capitato di esser fermato, assieme ad una colonna di altri turisti, poco fuori da un paese: controllo documenti (tutto ok) e quando chiedo “tutto bene?” mi guardano come “lo stronzo della situazione”… cioè: che ho chiesto?.. “me la fate derubare la Banca d’Italia?”, no, mi pare.
    Non solo, d’improvviso il “controllore”, mitraglietta in mano (era un posto di blocco) mi fa “come mai i passeggeri dietro non hanno la cintura di sicurezza?” (nota: andavamo ad 1 km/h) ed io “l’avevano, ma dato che siamo praticamente fermi l’hanno slacciata per stare un minimo più comodi”… beh… non dettaglio oltre, dico solo che il tizio mi ha fatto chiaramente capire che, se continuavo a fare “il furbo” (il furbo, capito?… non “quello che ti paga il cibo che mangi”… il furbo… mah) poteva iniziare a controllare gomme, e tante altre cose (“che qualcosa avrebbe trovato”)… alla faccia dei telefilm per “indorare” eh.
    Di mio ho pensato che sarebbe stato interessante andare in fondo alla cosa, poi farmi dare il nome del suo comandate ed inoltrare un bel rapporto.
    Poi, si sa, sei in ferie, con altra gente… vuoi evitare che una cosa da 5 minuti diventi un’odissea da tre ore, con incazzature varie.
    La cosa, ovviamente, però non è che mi sia piaciuta: mi son sentito più “criminale” che “cittadino”… e trattato con sufficienza per di più: devi fare il tuo lavoro, ok… ma fallo con rispetto però eh. Non siamo (teoricamente) in uno stato di polizia.

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