Ieri Repubblica ci faceva sapere che in Spagna è nata una campagna “adotta una parola”, per cercare di controbattere il depauperamento delle loro belle lingue: a quanto scritto, la Real Academia Española, che immagino essere l’equivalente castigliano della nostra Accademia della Crusca, ha cancellato ben seimila parole in dieci anni dal loro dizionario, ma anche il catalano non se la passa così bene.
Anche da noi non sarebbe poi così male se qualcuno si ricordasse che non è sempre necessario scrivere in itagliese, intendiamoci. Però riciclare le parole desuete non è che mi sembri Una Buona Cosa per principio: pensiamo all’attuale “tesoretto”, che da Brunetto Latini è passato a indicare le insperate entrate fiscali…
Ultimo aggiornamento: 2007-04-27 18:13
http://xmau.com/notiziole/www.accademiadellacrusca.it/
Non sapevo che il sito dell’Accademia della Crusca fosse parte integrante del tuo. ;)