Domenica sera, in albergo, Anna si accorge che la vite che tiene fermi gli occhiali si è svitata, e quindi la lente le sta scappando via.
Fossimo stati a casa non ci sarebbe stato problema, visto che ho un microcacciavite, ma non me l’ero certo portato in giro. Abbiamo così tentato di tutto per ovviare al problema: dalle pinzette per le ciglia alla parte della biro che serve per fermarla al taschino; da una minispilla da balia a una chiavetta USB. Niente.
Però Anna – e si vede che tra i corsi che tiene ce n’è anche uno di creatività – alla fine ce l’ha fatta: tolta la vite ha fermato la lente inserendo nel foro… del filo interdentale. La soluzione è stata sufficiente per superare la giornata, poi stasera è passata da un ottico per rimettere il tutto in sesto. Poi dicono che l’igiene orale non serve!
Ultimo aggiornamento: 2007-03-05 22:19
Il mio cacciavite d’emergenza a scuola era una graffetta con la prima parte aperta (come per aprire il lettori CD in caso di necessita`) e l’estremita` resa piatta anziche’ cilindrica tramite “martellate” improvvisate, oppure qualcosa di paragonabile a una lima.
Fammi capire: ti porti in giro il filo interdentale, ma non il cacciavite? Ma che ingegnere sei? :-)
ingegnere io? :-(
Già, dare dell’ingegnere a .mau. è come dire al Berlusca che ha idee comuniste…
La faccenda preoccupante è che la creatività del nostro MATEMATICO è stata superata da quella della sposa (senza nulla togliere alle capacità di quest’ultima): possibile che non sia stato in grado di mettersi a schiacciare l’estremità di una graffetta (certamente sempre disponibile nel bagaglio di un iper-lettore come lui) con un portacenere della stanza d’albergo sul piatto della doccia? …:-)
La minispilla da balia in effetti era mia e non sua, ed era molto meglio di una graffetta che sarebbe stata comunque troppo spessa. Però la camera era non-fumatori, quindi niente posacenere :-)
(e comunque io sono sì creativo, ma non troppo…)