Oggi al Senato si sta votando sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Calderoli, dopo il colpaccio della volta scorsa, ha ritentato il gioco: la mozione presentata inizialmente affermava “Il Senato, verificata la continuità della linea di politica estera fino ad ora adottata dall’attuale governo anche in sede di comunità atlantica, la approva”. La traduzione è molto semplice: seminare zizzania nella sinistra-sinistra, che ha già i mal di pancia di suo e continua a chiedere una discontinuità. Nulla di male di per sé.
Però anche Minimo non poteva fare finta di nulla, così nella sua replica ha subito tenuto a rimarcare che “La mozione Calderoli dice il falso quando sostiene che c’è continuità tra la politica estera del governo Berlusconi e quella del governo Prodi”, al che subito la CdL ha modificato la sua mozione. Il testo modificato recita “Il Senato, verificata nei fatti la continuità della linea di politica estera e di difesa fino ad ora adottata dall’attuale Governo anche in sede di comunità atlantica, ma udite la relazione e la replica del Ministro degli affari esteri, non le approva” la nuova traduzione è più o meno “state facendo quello che facevamo noi, ma visto che dite che non è vero votiamo contro”. Non so se all’estero le cose funzionino così, ma è davvero una tristezza.
Aggiornamento: (15:00) La mozione governativa è stata bocciata, ma dopo che quella della CdL era stata ritirata. Naturalmente gli astenuti a sinistra (che sapevano benissimo che al Senato l’astensione è un voto contrario) non hanno certo pensato che a quel punto sarebbe stato più logico uscire dall’aula, visto che non c’era più nulla. Credo proprio che a sinistra ci saranno anche tante brave persone, ma di un ingenuo incredibile.
Ultimo aggiornamento: 2007-02-21 14:28
Riesci ad immaginare un politico italiano che parli come
questo ministro canadese!?!
No, Mau, l cosa e’ molto peggio di come la dici tu. Oggi non si votava il rifinanziamento della missione. QUello lo sarebbe dovuto votare fra 15 giorni. E c’era gia’ chi aveva annunciato il voto contrario al rifinanziamento (un verde), nonostante il voto favorevole di oggi alla relazione sulla politica estera di D’Alema, che era al voto in questa seduta.
Non e’ stata sconfessata la _missione in Afghanistan_, ma _tutta_ la politica estera del governo, portata avanti dal ministro degli esteri.
Per quello che D’Alema e’ stato cosi’ drastico nelle sue richieste. E che il governo e’ entrato in crisi. Perche’ hanno praticamente dato dell’incapace a D’Alema e perche’ ora e’ evidente che non c’e’ la maggioranza per sostenere la politica estera, tutta la politica estera, del governo.