Martedì pomeriggio mi telefona da casa Anna: “Abbiamo il lavandino del bagno otturato. Ho provato con l’Idraulico Liquido, ma non è servito a nulla”. Mio commento: “Ah”. La chiamata prosegue con Anna che mi fa tutto uno spiegone dettagliato di quello che suo padre da Chiavari le ha spiegato che si può fare, svitando un tappo sotto il sifone. Dopo un minuto di parole l’ho stoppata, facendole notare che tanto era inutile dirmi queste cose mentre ero in ufficio (sì, sono bastardo inside).
Martedì sono rientrato a casa tardi, e verso le 22 mi sono accinto all’operazione, non prima di avere sfruttato le mie dita lunghe e sottili e tirato fuori dallo scarico del lavandino una massa di capelli che però non era la causa principe dell’otturamento. Il tappo è esattamente dove doveva stare, cioè appena sotto il sifone: la pinza a pappagallo la cui esistenza tanto preoccupava Anna sapevo perfettamente dove stava – anche se non li uso, ho tutta una collezione di attrezzi da lavoro – e ho iniziato a svitare. Erroraccio. Non appena ha iniziato a gocciolare, il dolore sul mio pollice mi ha fatto ricordare che l’Idraulico Liquido è fondamentalmente un acido molto potente: risultato, un bell’eritema. Ripreso il lavoro dopo essermi fatto infilare in stile E.R. un guanto di lattice, la seconda sorpresa. Ho svitato il tutto, è uscita un po’ di robaccia, ma chiaramente troppo poca: infatti, fatta scorrere giù un po’ d’acqua per pulire il tratto verticale dello scarico e richiuso il tutto, il lavandino era ancora otturato.
La storia ha avuto però un lieto fine: i lavori avevano comunque smosso un po’ di roba, e dopo che ieri Anna ha comprato un altro prodotto sturalavandini (questa volta un gel contenente un misterioso “Agente Salvatubo tiemme”), è tornato tutto miracolosamente a posto. Il mio onore è rimasto un po’ ammaccato ma fondamentalmente salvo.
Ultimo aggiornamento: 2007-02-15 11:24
Tutti questi bei prodotti chimici funzioneranno anche (e faranno pure i loro bei danni…), ma vuoi mettere l’efficacia del vecchio buon sturalavandini a ventosa? Quello che ha in testa l’inviato di Striscia… Provare per credere!
Mi piacciono un sacco le notiziole di casa :)
Confermo l’idea di Ugo: lo sturalavandini a ventosa risolve ogni cosa, non costa niente e non causa eritemi. Appoggia la ventosa sul buco, metti un po’ di acqua per aumentare l’aderenza, e con l’altra mano tieni chiuso, tramite una spugna, lo scarico di emergenza (come si chiama?? :). Fai su e giù con tutta l’energia che puoi finché lo scarico non si lamenta, borbotta e ti insulta in aramaico. Non dargliela vinta – la ventosa vince sempre. Se non riesci subito prova dopo cinque minuti con una concentrazione più zen. Lode e gloria alla ventosa. Sempre sia lodata.
l’ho sempre detto io che è il pettegolezzo minuto che tira, altro che la matematica :-)
Col cavolo che funziona la ventosa! L’hanno scorso abbiamo avuto un’otturazione che Dio solo lo sa, non è bastata la soda caustica, e la ventosa con lei.. non ci voglio pensare..
Ciao a tutti, è proprio vero i rimedi antichi sono quelli che funzionano sempre, viva il vecchio e caro STURALAVANDINI di gomma, ricordatevi che quando lo usate non dovete tappare lo scarico del troppo pieno come erroneamente dicono in molti, cosi facendo se il blocco non è nella piletta del sifone non fate altro che peggiorare la situazione, effettuate dei movimenti energigi con molta forza quando tirate lo STURALAVANDINI, premete e tirate con violenza non preoccupatevi se va un po d’acqua per terra, questa forte depressione sturerà le vostre tubature senza problema, ricordatevi di usare uno STURALAVANDINI grosso da almeno 14cm di diametro e di riempire il lavandino di acqua a metà, con quelli piccoli non ci fate niente. Smettiamola di usare tutti quei prodotti a base di fluoro che inquinano il nostro martoriato pianeta.
Un saluto a tutti, Alessia.