Silvio e i gay

A dire il vero non avevo intenzione di parlarne. Non mi sembrava chissà quale notiziola. Ma non posso rimanere insensibile al grido di dolore di un mio fan, che mi scrive così:
«Caro .mau.,
tu che puoi raccontare fatti ed opinioni alla nazione: difendi il povero Silvio che non può manco più fare una battutina sui culatt… ehm.. gay (facendo peraltro incazzare Zeffirelli…). Ma di cosa può parlare il meschino pacemekerato, senza scatenare mostruosi movimenti d’opinione?
Un tuo fedele lettore.»

Insomma, mi tocca. Né posso schivarla portando un collegamento ai komunistacci di OneMoreBlog oppure alla vignetta di quell’altro komunistaccio di Staino (che tra parentesi, dopo un periodo in cui lo trovato poco ispirato, mi sembra tornato in ottima forma). Bene, iniziamo da capo.
Quest’anno si vota per le comunali a Monza, dove attualmente c’è una giunta di centrosinistra, non si sa bene come mai. Silvio B. si è sentito moralmente in dovere di dare una mano al candidato della Casa delle Libertà, il “3m” Marco Maria Mariani. Dopo avere esordito dicendo che non può più parlare di donne, vista tutta la pubblicità con le lettere tra lui e Veronica, è andato avanti dicendo «Marco Maria,mi piace il tuo secondo nome perché un po’ di intuito femminile fa bene». E fino a qua nulla di male, anche se la battuta non è certo di quelle fulminanti. Se ne deve essere accorto anche lui, perché ha proseguito “sorridendo” (secondo City, che è stato l’unico dei giornali gratuiti che ha riferito la notizia) dicendo «Gli uomini arrivano sempre dopo. Le donne hanno più intuito, quell’intuito tipicamente femminile che non hanno gli uomini e nemmeno i gay. Ma i gay sono tutti dall’altra parte». Apriti cielo.
Onestamente spero che per almeno quattro anni e mezzo il problema non si ponga per nulla: quello che Silvio pensa sono problemi suoi, e fino a che se ne sta all’opposizione può strepitare quanto vuole. D’altra parte lo sappiamo poi da una vita: lui è geneticamente programmato per fare il venditore di tappeti, e dopo decenni di lavoro nel ramo non riesce a tenere la bocca chiusa. D’altra parte la memoria della gggente è tale che entro ventiquattr’ore l’episodio è cancellato dalle sinapsi, e l’unica cosa che resta è la reiterazione della sua presenza, che è poi quello che gli serve davvero. Da questo punto di vista non posso che inchinarmi alla suprema saggezza Silvica, e al limite sorridere alle dichiarazioni dell’Alleato Nazionale Enrico Oliari, leader di GayLib (l’associazione degli omosessuali che votano a destra), che si preoccupa affermando «non vorrei che certe battute del presidente Berlusconi ci facciano perdere di nuovo le elezioni per 20mila voti, magari di gay stanchi della sua omofobia». È davvero bello scoprire che non sono tanto importanti le affermazioni, quanto i voti che si potrebbero perdere…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:07