Come ho scritto qui sotto, stamattina nel lussuoso auditorium della sede Telecom di Rozzano (è lussuoso davvero, il Tronchetti ci fa le assemblee sociali) c’è stata un’assemblea sindacale. Ufficialmente il suo scopo era quello di approvare la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del cosiddetto “metà contratto”, che è giusto scaduto a fine dicembre – e pensate che stamattina mi è stato consegnato brevi manu il libretto con il testo del contratto… per fortuna che almeno la parte normativa è ancora valida per due anni.
Ma il vero motivo dell’ambaradan era tutt’altro: decantare le lodi dei fondi pensione, e convincerci tutti ad assentire al passaggio del nostro TFR ai fondi, paventando le nefaste (e purtroppo generalmente vere) conseguenze della legge Dini per chi non ha iniziato a lavorare negli anni ’70… altro che scalone della legge Maroni. Il guaio è che non sono per nulla riuscito a capire quali siano i nuovi trattamenti fiscali per il TFR e per i fondi pensione, che dovrebbero essere quello che farà davvero la differenza. L’altro guaio è che i sindacalisti sono tanto delle brave persone, ma non sono certo degli esperti di economia (come del resto non lo sono io) e quindi hanno continuato a tirare fuori numeri sui rendimenti peggio di un promotore finanziario che sta cercando di convincerti a prendere le quote di un fondo d’investimento. D’altra parte, i fondi pensione “di settore” sono gestiti in maniera paritaria da aziende e sindacato, quindi la loro bella convenienza ci sta… (anche se devo dire che oggettivamente le spese di Telemaco non sono così alte, soprattutto per chi mette tutto il TFR dentro). Dovrò tornare a caccia di informazioni in giro.
Ultimo aggiornamento: 2007-01-25 15:40
Eccomi … ed ecco quello che ho capito sulla fiscalità:
– TFR: tassato come prima, ovvero con l’aliquota media del dipendente (quindi non meno del 23% – che però vale per i redditi sino a 26mila euro)
– Fondi pensione: i rendimenti (ovvero gli incrementi dovuti alla gestione finanziaria del fondo) sono tassati all’11%; le prestazioni pensionistiche (capitale o rendita)sono tassate al 15% sulla parte non tassata in precedenza. Questo 15% si riduce di 0,30% per ogni anno di partecipazione a forme di previdenza complementare successivo al quindicesimo (con una riduzione massima, comunque, pari al 6%).
C’è poi un regime particolare per le anticipazioni, ma non mi ci sono ancora avventurato.
Chiaro? Mah …
quando le trovi, illumina anche me, che non ci sto capendo nulla [che strano, eh?]
Il rendimento del TFR (l’1.50% più il 75% dell’inflazione Istat) dovrebbe però essere tassato uguale, no? Quindi quello che conta è la tassazione sui soldi che si pigliano a fine rapporto.
Quando avete capito cosa fare, scrivete le conclusioni… Io sono rimasto ai consigli di altroconsumo di uno o due anni fa che diceva di non passare ai fondi pensione.
Sì, le rivalutazioni del TFR vanno a tassazione separata.
Da una prima analisi, comunque, mi pare evidente che, perlomeno sul piano fiscale, vi è una convenienza della previdenza complementare, tenuto anche conto che l’aliquota definitiva alla quale sarà tassato il TFR sarà quella dell’anno in cui verrà percepito e che verosimilmente nel tempo il reddito tende a a salire e così pure l’aliquota media.
per gli interessati, oggi su lavoce.info ci sono alcuni articoli.
Alla previdenza complementare serve autodisciplina non serve a niente, e lo infilo qua giusto per completezza.
Anche Pil, fondi pensione e Tfr non è così utile, se non per far vedere che non tutto è oro quello che luccica, e dare una serie di informazioni di contorno; può però valere la pena di leggerlo.
Tfr o fondo pensione? Una scelta di convenienza mi pare di gran lunga il più interessante del lotto, e dovrebbe permettere di fare un po’ di conti pratici.
dall’ultima fonte citata: ‘Per il momento ci siamo limitati a considerare solo lavoratori maschi.’
devo proprio commentare o e’ abbastanza esplicito da se’?
tesoro, voi vivete più a lungo di noi e quindi i rendimenti dei fondi pensione e delle rendite vitalizie fatte coi soldi del TFR saranno più bassi. Che poi l’articolista non abbia avuto voglia di fare i conti anche per voi, questo te lo concedo…