Due settimane fa moriva Cianci, il PiaGatto.
Oggi veniamo a sapere che Prospero ci ha lasciati anche lui, per una gastroenterite fulminante. Di nuovo, chi non ha a casa un animale non ha idea di come tu ti possa sentire…
(un abbraccione a Paolo, per quello che conta)
Ultimo aggiornamento: 2007-01-23 10:05
Hai ragione, chi non ha che fare con gli animali non si rende conto di come ci si possa sentire. La nostra Frùgola è morta in ottobre e ancora sentiamo il vuoto che ha lasciato.
http://digilander.libero.it/andrea_sacchini/gatto/frugola.htm
Io gatti ne ho e ne ho avuti, però continuo a ritenere il lutto eccessivo per la morte degli animali domestici un’offesa a quell’80% dell’umanità che vive e muore in condizioni ben peggiori dei nostri gatti. Ovviamente non per tutti è così, ma quante persone ho visto adorare i propri cani e gatti e nel contempo maltrattare i lavavetri al semaforo…
Sapevo che qualcuno avrebbe scritto qualcosa del genere. Peggio per lui.
@vb non mangiare caramelle, sono un cibo non necessario per la sopravvivenza ed offende quell’80% dell’umanità che muore di fame.
Scusa .mau. per il mio commento precedente, mi sa tanto da deriva forum-ista.
Non ho capito la risposta nè la presa in giro a fronte di un discorso serio: è normale essere tristi per la morte di un animale a cui si è affezionati, mentre è psicotico (o comunque sintomo di disturbi psicologici) fargli l’altarino con le candeline sul sito o entrare in depressione per questo motivo, così come lo è passare la giornata da soli a prendersi cura di un animale (di solito generando gatti obesi o cani nevrotici), il che spesso nasconde difficoltà nei rapporti interpersonali e conseguentemente un trasferimento di questi bisogni nel rapporto con un animale, che, a differenza dell’umano, non può dire di no e nemmeno reagire più di tanto, quindi si presta a subire qualsiasi cosa e a diventare la personificazione di qualsiasi idealizzazione. Ma non è mica che tutti i proprietari di animali la vivano così…
vb: quoto mau.