La strada di Levi (film)

Sabato sera sono stato trascin… ehm, portato da Anna al cinema a vedere questo documentario di Davide Ferrario con Marco Belpoliti, che parte dal viaggio di ritorno da Auschwitz che Primo Levi descrisse in La tregua e mostra una serie di istantanee su cosa succede oggi in quei luoghi, o se si preferisce nella “nuova Europa”. Vediamo così la marea antirussa in Ucraina, con un cantante in lingua locale che dopo essere stato assassinato è divenuto l’icona dei vecchi cittadini (ma i giovani se ne sbattono allegramente); la Bielorussia, ultima frontiera del comunismo reale, con il “controllore di partito” che alla fine invita la troupe a casa sua a bere un po’ di vodka e le scene fantozziane con le interviste al capo di un kolkhoz; l’emigrazione dalla Moldavia; la Romania, con il vecchio nipote di un immigrato italiano, il rampante produttore vicentino e le operaie che dicevano “si stava meglio quando si stava peggio”; Monaco, con la riunione di un gruppo neonazista.
Un punto di vista sicuramente diverso dal solito, e quindi apprezzabile; evitate solo di vederlo stando nelle prime file, perché l’uso della camera in spalla fa venire il mal di mare :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-01-22 14:08

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