Nel processo che ha portato alla condanna a morte di Saddam Hussein, la massima pena è stata comminata non solo al Raiss ma anche ad altri due imputati: il fratellastro Barzan al-Tikriti e l’ex presidente del Tribunale Rivoluzionario Awad al Bandar. A quanto pare, i due non erano poi “così importanti”: sono pertanto rimasti un paio di settimane nel braccio della morte, e sono stati giustiziati stamattina, nonostante tutti gli appelli che sono stati fatti perché la pena venisse sospesa e commutata in ergastolo.
Appelli che però dalle nostre parti non mi pare di avere visto più di tanto, né sui giornali né sui blog. Probabilmente è più facile parlare di qualcuno (tristemente) famoso, o magari si pensa che tanto quegli altri non sono poi così importanti: insomma una di quelle cose che mi dà tanto fastidio. Capisco di più quelli che dicono “è giusto che certa gente sia messa a morte”… almeno sono coerenti.
Ultimo aggiornamento: 2007-01-15 13:46
Mah… e’ che far partire una battaglia contro la pena di morte proprio su casi del genere e’ stata una grossa cassata. Sia per i personaggi sia per la situazione irachena, ed era chiaro che non avremmo potuto beccarci in risposta che un “pensate a mussolini”. Io avrei preferito che tutto fosse centrato sui tanti statunitensi anonimi che aspettano di essere giustiziati… Ma forse gli Usa non si toccano.
Ciao, Fabio.
Già… forse… :-|
Anche perchè a far partire una campagna contro gente che ha la vendita di armi come business succede che… ti sparano. ;-)
Cioè… scusa… “esportano la democrazia” direttamente dentro di te. :-/