Stamattina, entrando in ufficio, mi sono visto qua e là dei dischetti marcati Telecom con un foglio allegato che diceva “Misure ambientali in corso – pellicola sensibile: si prega di non toccare”. Essendo io una persona molto curiosa, anche se non ho toccato mi sono subito attivato alla scoperta di che diavolo fossero: telefono così al mio amico Danilo che in Telecom queste cose le fa per lavoro, e scopro l’arcano. Telecom, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, sta facendo una ricerca sui livelli di radon presenti nelle sue sedi. Ha iniziato due anni fa con i seminterrati, dove in genere il gas si concentra, e adesso sta terminando con una serie di posti a campione, tra cui a quanto sembra la nostra fortunata sede. I simpatici dischetti faranno parte dell’arredo del nostro open space per un anno, passato il quale verranno tolti per effettuare le misurazioni vere e proprie.
Inutile: la mia azienda mi stupisce ogni volta di più!
Ultimo aggiornamento: 2007-01-02 11:54
Scusa, ma questi pensano di lasciare una pellicola sensibile appoggiata per un anno in un open space e poi di ritrovarcela ancora, perdipiù senza tracce di caffè, mobili spostati e pezzi di PC?
beh, la pellicola è all’interno del disco in plastica con un po’ di buchi dietro per fare passare l’aria. Il tutto messo ben in alto. Diciamo che non dovrebbero esserci troppi problemi, a meno che uno non decida proprio di aprire il tutto.
ma si sa che il radon è un gas che appare e scompare random! :) auguri mau
Nel 2005 i dischetti erano in Tilab a Torino in via Borgaro. Passavo di lì 2 o 3 volte alla settimana e non sono stati molestati da Febbraio a Dicembre. I cartelli, però, spiegavano di che si trattasse e non avevamo avuto bisogno di fare indagini. Immangino che le spiegazioni complete abbiano aiutato a prevenire curiosità scimmiesche?
No, da noi dicono solo “non toccare” e mettono un po’ di nomi da contattare se serve.
A dire il vero, al capo era arrivata la mail con la spiegazione relativa, ma la comunicazione si era bloccata :-)