Ho appena letto che a Padova il consiglio comunale ha approvato una mozione per riconoscere le coppie di fatto. Beh, “riconoscere” è una parola grossa: mi sa che l’attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi abbia più o meno lo stesso valore di un attestato di frequenza a un corso “introspezione e causalità”.
Ma quello che mi ha fatto specie è leggere che il tutto era secondo «una possibilità offerta dal regolamento attuativo (1989) della legge sull’anagrafe datata 1954». Trentacinque anni per un regolamento attuativo non sono male, vero?
(a dire il vero non è così: nel 1954 c’era un regolamento attuativo, e nel 1989 ne è stato fatto uno nuovo, che potete leggere ad esempio qua. L’articolo 4 è quello che interessa)
Ultimo aggiornamento: 2006-12-05 17:18
Io per la verità di questa cosa non ci ho capito niente: Quando, a Torino, già qualche anno fa, sono andato a fissare la residenza per conto mio (e altrui), all’anagrafe ci hanno chiesto se avevamo un vincolo affettivo (altrimenti doveva risultare unor esidente e l’altro ospite). Non ho capito che cosa ci sia di diverso qui.
La differenza sembra essere che a Torino (e prima ancora a Bologna, e ancora prima a Firenze) l’hanno fatto senza dire nulla ai media.