Ultimamente mi stanno arrivando spam del tipo (traduco dall’inglese) “ciao, sono una venticinquenne, sto scrivendo da un internet cafe. Tra un paio di settimane sono nella tua città, perché non ci vediamo? non scrivere a questo indirizzo che non è il mio, ma a qualcosa@directmailchat.info”.
Il sito corrispondente a quell’indirizzo è uno dei soliti che ti vendono pilloline azzurre e psicofarmaci, e non vale nemmeno la pena di parlarne troppo: la parte più interessante è che le mail in questione sono assai sgrammaticate e piene di errori di battitura. Il “vantaggio” (da parte dello spammatore) è che in questo modo le verifiche antispam falliscono miserevolmente, e quindi il messaggio viene probabilmente visualizzato e non finisce nel cestino.
Ultimo aggiornamento: 2006-11-01 23:18