dai giornali di oggi

Qual è ormai il segno che il periodo ufficiale delle ferie è terminato, e le città riprendono a pulsare di vita? No, non è l’arrivo dell’orario invernale dei tram né l’aumento esponenziale dei clacson: i primi tanto continuano a non passare e i secondi resistono anche a ferragosto. Il marker più affidabile è un altro: il rientro in grande stile dei quotidiani gratuiti.
Leggo si limita a dare il botto in prima pagina: sessuologi e associazioni femminili ci fanno sapere che il 62% delle donne single guarda la televisione almeno quattro ore al giorno, soprattutto la sera, e che il 60% delle separate preferisce “consumare senza inibizioni rapporti occasionali”. Guardando le perrcentuali riportate, mi viene da chiedere “prima o dopo il tiggì?”, ma mi limito a domandarmi perché l’associazione Donne e qualità della vita si preoccupi così tanto. Saranno bene affari loro, no?
Metro, oltre alla solita intervista nella colonna “Mi consenta…” questa volta dedicata al responsabile comincazione dell’IGED – l’istituto che liquida gli enti inutili, che russellianamente non può quindi essere un ente – veniamo a sapere che l’università giapponese di Mie ha testato un robot sommelier, “in grado di riconoscere centinaia di vini e formaggi” utilizzando un “sofisticatissimo spectrometro (sic) a infrarossi sul braccio”. L’unico vero punto a favore del robot? Non occorre stappare la bottiglia per fare l’analisi spettrometrica. Infine, nella sezione su Milano (rullio di tamburi in sottofondo) riapre il ponte “degli specchietti”, così denominato perché era talmente stretto che le auto sbattevano i retrovisori laterali quando passavano contemporaneamente nei due sensi. È tanto bello che abbiano allargato il ponte, ma mi chiedo se prima non avessero anche provato un senso unico alternato…
Da City volevo poi segnalare il trafiletto sui “rapinatori di turisti” a Pompei che sono stati arrestati dopo una segnalazione di una delle sue vittime, un giapponese “docente universitario a Tokyo” che “parla perfettamente l’italiano” ed “è stato in grado di fornire indicazioni precise per ricostruire i loro volti”. A parte il banale fatto che anch’io parlo perfettamente l’italiano (beh, con qualche piemontesismo, lo ammetto) ma non per questo sarei in grado di descrivere una persona, mi domando il nesso logico tra le tre affermazioni e il risultato ottenuto. Mi sa tanto che avrei ancora bisogno di altre ferie.

Ultimo aggiornamento: 2006-09-04 16:29

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