Ieri pomeriggio Anna mi telefona tra il preoccupato e l’incavolato, dicendomi che era scesa giù e aveva trovato un cartello appicicato al vetro della porta di comunicazione tra le scale e il cortile, con su scritto “Area videosorvegliata”. Non che avesse visto delle telecamere in giro, ma ad ogni modo voleva andare dai carabinieri a denunciare la cosa, che naturalmente non era mai stata deliberata. Io in queste cose sono molto più pragmatico, le ho fatto notare che una fotocopia di cartello – anzi, come ho verificato quando sono tornato, una stampa da un JPG di pessima qualità – senza nemmeno indicato chi e come dovrebbe raccogliere le immagini ha la stessa valenza di un cartello “Asino chi legge”, e le ho suggerito di appiccicarne sopra uno così.
Quando sono tornato a casa, il cartello c’era ancora ma come si nota dalla foto è stato un po’ decorato. Avrei comunque preferito modificarlo come scrivevo sopra: e avrei preferito ancora di più che non ci fosse gente che si mette a incollare questa roba, che adesso a toglierla ci vorrà una vita.
Ultimo aggiornamento: 2006-08-04 10:21
Avrei volentieri guardato come è statao decorato il cartello, ma non mi permette di andare a vedere l’immagine in dimensione originale!!!
Mau, perche’ non pensare alla spiegazione piu’ semplice? E’ un “Attenti al cane feroce”, anche se il cane non c’e’, messo da qualche condomino per spaventare i ladri estivi.
Avevo un amico con un alloggio (in affitto) dotato di porta particolarmente debole, tanto che per due Natali di seguito gli avevano rubato il televisore portatile (un Sony Trinitron, e rubavano solo quello). Al terzo Natale aveva fatto un foro sopra alla targhetta della porta e ci aveva infilato dentro un Led rosso lampeggiante, che accendeva sempre prima di uscire. I furti cessarono, da quell’anno.
Ciao, Fabio.
Ma… la 196/2003 viene citata per spiegare il motivo per cui non c’e’ il nome dell’autore della (video)registrazione? :-)