Il Corsera in versione estiva

Non è vero che io ce l’abbia con i quotidiani gratuiti e cerchi apposta di denigrarli. Semplicemente, la mattina i miei neuroni non sono in grado di dedicarsi ad attività troppo impegnative, e la free press in questo è favolosa. Ma sabato scorso ero più tranquillo e fors’anche più sveglio, e quindi ho potuto fare la mia recensione sul Corriere della Sera che ho comprato perché sto collezionando i mazzi di carte da loro offerti. Sarà l’estate troppo calda, ma non appena lasciati i pipponi di politica si ricasca sulle stesse cose…
Prima notiziona: Anna Falchi non ha le labbra rifatte. Lo ha stabilito il giudice, e adesso la casa editrice del giornale che ha pubblicato quella insinuazione dovrà pagare 15000 euro; parecchio in meno del mezzo milione richiesto, a dire il vero. La privacy però è rispettata: viene scritto qual è l’editore condannato (Condè Nest) ma non la rivista, che avrebbe potuto guadagnare ben più di quei soldi con la pubblicità indotta.
Passiamo ai soldi, che effettivamente sono la differenza del Corsera rispetto alla free press che preferisce invece parlare di sesso. Alla Statale di Milano vengono fatti degli sconti fino a 760 euro sulle tasse universitarie per le sparute matricole che si iscrivono a fisica, chimica e matematica. I soldi arrivano in ritardo, per la serie “prima vedere esami, poi pagare premio”, ma sono comunque un segnale simpatico. Per i curiosi, la norma non è locale ma deriva da una legge del governo. Lo scorso governo, visto che è del 2005. Un plauso ritardato a Silvio per questa legge, quasi ad personam ma valida. Sempre sui soldi, scopriamo che un giovane avvocato è stato ammonito dall’Ordine per avere accompagnato il suo cliente dal suo ex avvocato, per pagargli la parcella da lui ritenuta ingiusta con undici sacchi di monetine. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che la parcella era di undici milioni di lire. Quindi per prendere la difficile decisione ci sono voluti almeno quattro anni: capite perché la giustizia è così lenta?
Ma la notizia che fa più pensare è quella che il Coni ha comunicato di avere ricevuto notizia di atleti positivi al controllo antidoping in sette specialità diverse. Riesco a capire ciclismo, hockey su prato, ginnastica aerobica, ping pong e baseball. Già sugli sport equestri ho qualche dubbio: mi sembrerebbe più logico dopare il cavallo che il cavaliere, ma magari non conosco bene le necessità dello sport. Ma le bocce? Ve lo vedete voi uno che si piglia chissà cosa per riuscire ad andare a punto? È proprio finita: temo che non rimarrà indenne neppure il curling.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-30 20:47