priorità postale

Dopo sei mesi in cui non siamo mai riusciti a trovarci nello stesso momento nello stesso posto, una certa burocratA di Wikipedia ha pensato bene di spedirmi le due magliette che avevo preso mentre mi associavo per il 2006. Così martedì 4 è andata alla posta del Paesello (in provincia di Milano, non in Botswana) e ha spedito le due magliette via Posta Prioritaria. D’accordo, sappiamo che oggidì la parola “priorità” è utilizzata in senso strettamente matematico (“l’elemento maggiore di un insieme con un solo elemento”). Sabato mi chiede se le magliette sono arrivate, e rispondo di no. Ieri me lo richiede, e rispondo “non ancora”. Poi torno a casa e scopro la presenza del famigerato foglietto paglierino che mi comunica che un “plico voluminoso” proveniente dal Paesello mi sta aspettando all’ufficio postale. Considerando che il foglietto viene spedito il giorno dopo, posso affermare con sicurezza che il “plico voluminoso” ci ha messo sette giorni a fare il percorso dal Paesello a Milano. Ad averlo saputo, sarei andato a prendere le magliette in bicicletta.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-13 09:58

2 pensieri su “priorità postale

  1. vb

    Io invece ho ordinato un timbro dal Varesotto martedì sera, l’hanno spedito mercoledì mattina con posta prioritaria, e stamattina alle 9 mi aspettava nella cassetta delle lettere del mio ufficio a Torino. Boh?

  2. La burocratA

    Considerati fortunato che siano arrivate….
    Se faccio il totale dei libri andati persi nelle spedizioni bookcrossare ne esce la biblioteca nuova del Paesello…
    Cmq se vuoi fare un giro in bici il Naviglio merita e tra poco arrivano i cappellini… :-D

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