A differenza dell’altra volta, oggi sono andato in ufficio con i mezzi. Così, quando oggi pomeriggio ho sentito un urlo strozzato e mi hanno comunicato che avevano espulso Materazzi (il che mi sembra molto più normale rispetto al gol da lui segnato giovedì) sono uscito per prendere il 15 e poi la metro, scoprendo intanto che nella sala videoconferenza c’era un gruppo di ascolto che sfruttava il televisorone al plasma, invece che sfruttare il multicast.
Mentre me ne stavo tranquillo con le mie cuffiette e il libro, ho notato un po’ meno gente sulla metropolitana ma nemmeno così poca: solo dopo un po’ ho capito il trucco. In pratica i due terzi buoni delle persone nel mio vagone erano donne, e tra gli uomini la maggior parte non era italiano; solo un paio di persone sulla sessantina oltre a me rappresentava l’italico maschio.
Per il resto, non so se come ho letto nei commenti in giro il rigore dato al 95° fosse falso o no, né se il fatto che abbia segnato Totti abbia contribuito a smorzare gli entusiasmi, ma comunque continuano a non esserci caroselli per le strade. Roba da non credere.
Ultimo aggiornamento: 2006-06-26 20:01
io ci ho messo 25 minuti invece che i soliti 45 per tornare a casa, fosse per me dovrebbe esserci la Nazionale tutte le sere.
da queste parti videoproiettore in sala riunioni.
ovviamente snobbato.
Ogni tanto mi viene il dubbio di essere l’unico maschio italiano che non ha visto partite del mondiale. L’ultima che mi ricordo è Italia-Polonia nel 1982.
In realtà questo è un commento di prova: ho provato a commentare il posto su In cerca di Klingsor ma non ci sono riuscito.
Dopo una settimana o poco più io blocco i commenti, per un duplice motivo: (a) i post vecchi tendono a diventare ricettacoli di spam, e (b) i post nei blog sono un po’ come il pesce: non che dopo tre giorni puzzino, ma perdono comunque l’immediatezza.
A Milano magari nessun carosello. A Piacenza c’era un putiferio tamarro che lévati.