Forse qualcuno si ricorda della strana suddivisione delle azioni Mediaset, divise inizialmente tra Holding Italiana 1, Holding Italiana 2, e così via fino a Holding Italiana 22. Bene. All’estero però sono stati capaci di fare cose molto “migliori”.
Massimo Morelli riprende un articolo dell’Economist che racconta come funziona il controllo dell’IKEA, la produttrice di mobili con design svedese e fabbricazione nel sudest asiatico. In breve, si scopre che nel 1982 il controllo dell’IKEA è passato a una fondazione olandese, la Stichting Ingka Foundation (“Stichting” dovrebbe significare “fondazione” e quindi il nome è un po’ ridondante, come “deserto del Sahara”, ma la chiarezza innanzitutto). Questa fondazione ha le azioni della Ingka Holding, ed è stimata valere 28 miliardi di euro. Una fondazione di diritto olandese non deve esplicitare cosa fa dei suoi soldi, se non genericamente; la Ingka afferma che si occupa di finanziare il design di architettura e di mobili, mandando i fondi alla Stichting Ingka Foundation, altra fondazione di diritto olandese. Questa a sua volta fa donazioni e “investimenti a lungo termine, nel caso che l’IKEA abbia bisogno di capitale”. Diciamo che nel 2004 gli introiti sono stati di circa 1.6 miliardi di euro, mentre le uscite in donazioni ammontano a circa 1.5 milioni di euro. La fondazione è guidata da un board di cinque persone, tra cui il fondatore di IKEA Ingvar Kamprad, sua moglie e un avvocato svizzero; le decisioni devono essere prese a maggioranza semplice. Il bello è che nemmeno gli eredi di Kamprad potranno modificare la destinazione d’uso della fondazione, che così blinda l’IKEA.
Ma c’è una via d’uscita per avere un po’ di contante. Il marchio IKEA è infatti posseduto dalla Inter IKEA Systems, altra azienda privata olandese che non fa però parte della Ingka Holding. A sua volta quest’azienda è controllata dalal lussemburghese Inter IKEA Holding gestita a sua volta da un’azienda con lo stesso nome nelle Antille Olandesi, guidata da un trust in Curaçao. I negozi IKEA vendono bene, e il 3% dei ricavi arriva alla Inter IKEA Systems; nel 2004 la società, insieme alla I.I. Holding che sembra ricevere molti soldi da essa, avevano un patrimonio che sfiora i 12 miliardi di euro, ha distribuito 800 milioni di dividendo e fatto nonostante tutto un utile di più di mezzo miliardo. Il tutto pagando in tasse… 19 milioni.
In Italia siamo dei dilettanti.
Ultimo aggiornamento: 2006-05-25 14:50
bisognerebbe aprire l’annosa discussione se, in materia societaria/fiscale, tutto ciò che è legalmente possibile sia per questo anche corretto.