Un presidente ingegnere

Voi probabilmente non lo sapevate, ma il nostro attuale PresDelCons Silvio Berlusconi non è solamente laureato in giurisprudenza (110 e lode, con una tesi alla Statale di Milano sul contratto pubblicitario), ma anche in ingegneria. Non ci credete? Andate a leggere la sua scheda di deputato.
Prima che vi mettiate a sghignazzare, vi stoppo subito. È tutto vero. Il 27 novembre 1991 Silvio Berlusconi è stato insignito della laurea honoris causa in ingegneria (immagino gestionale) presso l’università della Calabria. E una laurea ad honorem equivale a tutti gli effetti a una laurea vera – né la cosa è poi così strana: ad esempio, anche Romano Prodi ha la stessa laurea, rilasciatagli dall’Università di Modena e Reggio Emilia il 16 ottobre 2000.
L’unica cosa che mi stupisce in tutto ciò è che non mi pare che Berlusconi abbia mai parlato di questa laurea, o almeno io non me ne sia mai accorto. Forse se ne vergogna?

Ultimo aggiornamento: 2006-03-21 13:56

13 pensieri su “Un presidente ingegnere

  1. Francesco

    Una citazione della sua lectio doctoralis.
    «Berlusconi ha trasformato la tradizionale “lectio doctoralis” in un botta e risposta con gli studenti. Ne è uscita una sincera domanda di informazioni sul mondo del lavoro, sulle prospettive per chi ancora deve entrarci, sui segreti del successo. Sua Emittenza ha spiegato, ha consigliato, qualcosa ha pure promesso, prima che una studentessa lo gelasse con una battuta “Guardi che domani ci saranno problemi con le ferrovie, perché veniamo tutti quanti a Milano da lei”. L’inizio è un po’ da suspense, con un centinaio di contestatori, […]. E la prima domanda è poco gentile: Berlusconi parla sempre di mercato, come dunque pensa di contraccambiare l’onore della laurea in ingegneria gestionale? Risposta pacata e un po’ vaga “Non credo che si possa parlare di scambio. Saremo comunque vicini a questa istituzione portando all’interno dei corsi le ragioni dell’operatività, e saremo aperti e ricettivi verso chi prenderà la laurea in questa università”». (la Repubblica, 28 novembre 1991)

  2. Pier Luigi Tolardo

    No, l’ha citata una volta, ma credo che non insista 1) perchè in confronto a Gesù Cristo è poca cosa, 2) L’Ingegnere per antonomasia è il suo nemico Carlo De Benedetti.

  3. ALG

    Come una laurea in Ingegneria è ben poca cosa rispetto a Gesù Cristo. Voi non conoscete la potenza di un Ingegnere.
    Un Ingegnere delle tenebre [che si vergogna da oggi…]
    P.s:
    Leggo ora che è in Ingegneria Gestionale, in tal caso la cosa non si applica, loro non sono Ingegneri, da loro ci sono donne…
    LOL

  4. Storiedime

    ALG, guarda che ci sono anche ingegneri donne che non sono gestionali… Prendi ad esempio me. Io sono ingegnere (superato l’esame di Stato) informatico ma con specializzazione in progettazione elettronica (sono più elettronica che informatica).
    Tutto ciò detto, che ormai le lauree si trovino anche nel fustino del Dixan è più che palese (vedasi Valentino Rossi), basta non farci caso…
    La vergogna, per gli ingegneri, al limite è Castelli…

  5. sky

    Spero di non offendere nessuno ma… tempo fa me n’è capitata una proprio carina, con un “ingegnere” gestionale: avevamo problemi a caricare dati nei DB di un CRM (l’aggeggio fetente rigettava tutto il flusso bloccandosi); analizzato un pò il caso io (che NON sono ingegnere) gli faccio “secondo me all’$immenso_e_costoso_prodotto_CRM danno fastidio i caratteri con codice ASCII maggiore di 127 (detto anche ASCII 8).
    Quello mi guarda, annuisce, e… dopo un pò mi fa: “ehmm… cos’è un codice ASCII?”
    (rumore di pa££& che cadono… le mie)
    P.S.
    giusto per completezza: non conosceva nemmeno quelle robette insignificanti chiamate bit, byte… “quelle robe lì insomma” :D
    (ma i “megabait” li conosceva… oh se li conosceva :DDD)

  6. AmicaN

    effettivamente il gestionale non è un ingegnere nel senso comune del termine, specialmente ora dopo le varie riforme… ai miei tempi per dirsi ingegnere uno doveva sostenere Scienza delle Costruzioni, che infatti avevano nel piano di studi anche gli elettronici.
    hey, ALG, non lo sai che il futuro dell’ingegnere è donna? (così disse il presidente del mio corso di laurea, non so quanto seriamente)

  7. .mau.

    comunque la cosa più bella è che a nessuno di costoro daranno mai una laurea ad honorem in matematica :-)

  8. sky

    Eh beh… ma come fa uno, in tutta coscienza, a chiamarsi “presidente operaio”, con una laurea in… matematica? :DDD
    P.S.
    Amo assolutamente e spassionatamente LE ingegnere: la loro concretezza e pragmaticità non manca mai di affascinarmi (e NON sto scherzando: le mie amiche migliori sono proprio ingegnerE ;))… d’altro canto, io sono un tenNico… come potrei non apprezzare? ;DDD

  9. ALG

    Ragazze, un po’ di flessibilità. Anche io conosco donne che hanno fatto ingegneria ma se guardiamo le statistiche, direi che sono piuttosto imbarazzanti…
    Gli unici corsi in cui la percentuale di donne sul totale rispecchia quasi quella del resto del mondo è “Matematica per le scienze dell’Ingegneria” e appunto Gestionale, questo almeno qui a Torino e nonostante gli incentivi economici per le donne.
    P.s: Ma come si fa a dare una laurea in Matematica (ad honorem o meno) a gente per le quali 2+2 fa o 3 o 5 seconda delle convenienze, ma sicuramente non quattro? Ingegneria è più adatta. Ricordo ancora professori di Elettrotecnica lanciarsi in spericolate approssimazioni al termine delle quali nemmeno l’ordine di grandezza del risultato rimaneva…

  10. daRkSidE

    @AmicaN:
    Ai miei tempi, anche gli ing. gestionali dovevano sostenere un esame (semestrale) di Scienza delle Costruzioni e nello stesso periodo gli elettronici/informatici/ecc. non avevano più l’esame di SdC.

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