È sempre bello quando abbiamo un nuovo matematico (che sia una bella e dolce e intelligente fanciulla è anche bello, ma non è questo il punto che mi preme sottolineare). Per l’occasione ho persino lasciato perdere la mia nota pigrizia, e oggi pomeriggio sono andato a Pavia ad assistere alla discussione della sua tesi. Tanto di cappello per la nonchalance con cui si è ripresa dopo che il relatore ha fatto notare che c’era un refuso in uno dei lucidi: “sì, è vero, ho sbagliato a scriverlo…” e via come non fosse successo nulla. Ah, c’erano dei lucidi veri e propri, niente pauerpoint. Un perfetto amarcord.
L’esposizione – tranne per i tre lucidi con i contacci che sono opportunamente fatti passare glissando – è stata sufficiente chiara perché non mi perdessi del tutto, anche se il prof Farfi, anch’egli presente all’evento, non era troppo convinto delle mie chiose, non so per demerito di chi tra noi due… anzi tre.
Il voto? 110 e lode, ça va sans dire.
Ultimo aggiornamento: 2005-07-15 18:22
Oddio, che sia dolce dal blog non si direbbe..ma si sa, la blogosfera distorce i risultati. :))
Ora, vorrei evitare di dire che tra matematici il concetto di “dolcezza” subisce uno spostamento significativo dal senso generale, perché non lo credo, e perché sono sicuro che ti offendi! :)))
Il demerito è tutto mio, ovviamente.
Figuriamoci se un ingegnere può concionare di dolcezza…
Farfi, un buon insegnante (quale io appunto non sono) avrebbe dovuto essere in grado non dico di spiegare, ma almeno di rendere divulgabile la materia.
Uhmpfh… che vorresti dire? Io sono sui generis, sa’? :)
cmq hai ragione ;)