"beach" volley

Dopo avere saltato per motivi vari un paio di partitelle a basket che alcuni miei colleghi si erano messi a fare le scorse settimane, stavolta ho detto “va bene, vengo anch’io”. Peccato che gli altri abbiano deciso “va bene, ma stavolta si gioca a beachvolley”. E ancora più peccato che, per una serie di defezioni, con me si era in quattro, quindi non potevo nemmeno dare forfait.
Premessa: sì, si può giocare a beach volley a Milano. Siamo andati in un centro sportivo in via Washington, dove oltre ai campi da tennis ne hanno fatto uno con la sabbia (chissà se, come maligna Ugo, è una Pura Sabbia Padana) e la rete. Avevamo un’ora (abbondante, perché siamo arrivati in anticipo e non c’era nessuno) di tempo per giocare: io ho iniziato più o meno baldanzoso ricordandomi che in fin dei conti venti (venticinque?) anni fa avevo giocato un po’ a pallavolo, e ho scoperto che il campo è praticamente grande uguale (8*16 invece che 9*18) ma appunto ci si sta in due invece che in 6, e che la sabbia ti rallenta che è un piacere… oltre naturalmente a non avere più fiato. Il risultato finale è stato di un pollice mezzo slogato (ahia) e di un dolore odierno alle gambe.

Ultimo aggiornamento: 2005-07-09 19:57

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