Inizio della storia in medias res: un mese è stata richiesta ad autistici.org la chiusura di una casella di posta elettronica ospitata presso di loro. Non entro nel merito del contenuto di questa casella, e della pagina corrispondente ospitata da autistici.org. La storia però continua, anzi inizia: che il 15 giugno 2004, cioè l’anno scorso, l’Escopost è arrivata, e ha iniziato a intercettare la casella di posta in questione. Fin qua ancora nulla di diverso da una “comune” intercettazione telefonica. Però, a detta di autistici.org, il metodo scelto ha permesso almeno in linea teorica di accedere a tutti i messaggi di posta elettronica degli utenti. In poche parole, invece che lavorare a valle della cifratura nella connessione del server, si sono presi la chiave di cifratura.
Nel caso non fosse chiaro, faccio un esempio più pratico. In un alloggio del mio palazzo c’è una persona indagata, e quindi la polizia chiede alla magistratura di mettere il suo telefono sotto controllo. Però la polizia non va a mettere la derivazione sul doppino del tizio, ma prende direttamente tutti i fili che arrivano al palazzo, compreso quindi i miei. Vi sembra una bella cosa? a me no.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-28 11:31
E’ una brutta cosa,
anche perchè il provider in questione non ha informato “autistici.org” di ciò che era successo, con la motivazione che era stato “invitato” a mantenere “riservata” tale acquisizione.
della serie “e voi tenete la bocca chiusa, ragazzini”…